Niente paura: dai Balcani all’Italia, passando per l’Iraq

25 Febbraio 2016, 14:14

C’è un filo rosso che unisce Grecia, Turchia, Serbia, Macedonia e Kurdistan iracheno: la ricerca di serenità, la voglia di convivenza, il bisogno di sicurezza; ma anche un progetto, diversi muri e molto colore.

Mattia Campo dall’Orto è un artista, e insieme all’associazione “Young for Fun” ha deciso di mettere le sue capacità al servizio di un progetto.

Che si chiama “Niente paura”, è rivolto ai giovani italiani, ed ha come obiettivo la promozione di una cittadinanza attiva e partecipe intorno al tema delle migrazioni.

Invitandoli ad essere cittadini attivi, consapevoli e solidali, fornendo loro testimonianze ed esempi di solidarietà e volontariato nei luoghi attraversati da conflitti e migrazioni. E promuovendo il valore dell’ascolto e della comprensione dell’Altro, e il rifiuto di rassegnarsi all’indifferenza, alla de-umanizzazione, allo scontro ideologico. Per fare tutto questo, il centro del lavoro è il colore, l’arte, la strada.

Perché dopo una prima fase di organizzazione di incontri, worskshop e scambi tra giovani provenienti da diverse parti del mondo sul tema del rifugiati e dell’accoglienza, Mattia ha viaggiato in questi mesi.

Ha attraversato quella stessa “rotta balcanica” percorsa dai migranti in cerca di un futuro migliore in Europa, dalla Grecia alla Turchia, dalla Serbia alla Macedonia. Sulla strada ha incontrato migranti, volontari, operatori umanitari. Ha raccolto testimonianze, scattato foto, raccontato storie.

E oggi è arrivato anche in Iraq, grazie alla collaborazione con Un ponte per… , per l’ultimo tassello del progetto: quello della creatività che unisce, attraverso l’arte e il colore.

Nel cuore dell’intervento il centro di aggregazione giovanile di Erbil, aperto da Un ponte per… nell’ambito del progetto “Youth Spring Across Ethnicities”, sostenuto da Arci e dalla Tavola Valdese – Ufficio Otto per Mille; e la scuola “mobile” che abbiamo costruito nel campo per sfollati iracheni di Ashti grazie al sostegno della Cooperazione italiana.

E’ qui che nelle prossime settimane, insieme ai giovani del centro e ai bambini, verranno realizzate alcune opere di street art che collegheranno simbolicamente luoghi e comunità coinvolte dal fenomeno della migrazione e situazioni diverse, come quelle incontrate durante il viaggio di Mattia.

Luoghi lontani ed apparentemente diversi tra loro, ma accomunati dalla ricerca di serenità, dalla voglia di convivere, dal bisogno di sicurezza.

Luoghi pieni di umanità, sofferenza, speranze, nei quali la presenza di volontari e professionisti impegnati nel lavoro di solidarietà, assistenza e accoglienza di rifugiati, sfollati, profughi e richiedenti asilo può diventare il filo comune per raccontare – e scrivere – una nuova storia.

Sarà infatti la loro testimonianza e la loro esperienza a tornare in Italia, come in un cerchio che si chiude, per essere raccontata ai ragazzi nelle scuole.

Finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e promosso dalla Provincia di Gorizia, il progetto “Niente Paura” arriva quindi anche in Iraq: i lavori sono appena iniziati. Ve li racconteremo nei prossimi giorni. Seguiteci!