Zaini da… Amman

31 Agosto 2016, 14:47

Kit scolastici per incoraggiare gli adolescenti siriani a tornare a scuola. Proseguono senza sosta le distribuzioni nel governatorato di Irbid, gestite dai nostri centri.

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Nel contesto del progetto LearningForLife, continuiamo a distribuire kit scolastici per invogliare giovani rifugiati siriani ed adolescenti delle comunità ospitanti a tornare a scuola.

La nostra azione, concentrata nei centri di Irbid e Ramtha (governatorato di Irbid) a nord della Giordania,  ha finora raggiunto più di 2.275 adolescenti di età compresa tra i 12 ed i 17 anni. Di questi, 1.538 sono studenti che partecipano alle classi informali previste dal medesimo progetto. Ragazzi e ragazze hanno ricevuto uno zaino nero unisex contenente il materiale necessario per le classi di scuola superiore: un astuccio, penne, gomme, matite, temperino, un righello ed un compasso. Le borse, al contrario, sono state scelte dagli studenti stessi. Divisi i ragazzi in maschi e femmine, abbiamo mostrato loro diversi modelli e colori e selezionato infine quello che ha ricevuto il maggior numero di voti comuni. A quanto pare, il nero è il colore di moda tra i giovani al momento.

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L’esaurimento delle scorte, corrispondenti a meno di 2.725 pezzi rimanenti, è previsto per la fine di settembre in coincidenza della chiusura del progetto, per un totale di 5.000 kit distribuiti in 6 mesi. Per raggiungere questo obiettivo, nel mese di agosto abbiamo intensificato l’azione di distribuzione: insieme ai kit sono stati consegnati anche opuscoli, poster, adesivi e magliette riportanti gli slogan della campagna condotta da UNICEF, intitolata Learning4All. Un progetto con cui abbiamo in comune l’urgenza di comunicare, ad adolescenti e famiglie, l’importanza dell’educazione, nella speranza che anche questi giovani decidano di riscriversi a scuola al più presto. L’augurio più grande è che lo facciano proprio questo settembre.

Allo stesso tempo, fornendo tali materiali tentiamo di sgravare le famiglie più povere di una spesa non indifferente, un costo spesso ritenuto non essenziale e quindi tagliato. Infatti, nell’incertezza del futuro, i benefici portati dall’educazione sembrano remoti alle famiglie meno abbienti, inadatti a soddisfare gli urgenti bisogni giornalieri a cui cercano di rimediare spingendo precocemente i figli nel mondo del lavoro.

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Per questo lo scorso 28 agosto abbiamo organizzato un evento ad hoc coinvolgendo anche la fascia più povera della popolazione giordana, vale a dire gli impiegati comunali per la pulizia delle strade e delle scuole che abitano nella municipalità di Irbid. L’evento, ospitato negli ambienti del Al-Hashemeiah Hall, ha coinvolto 600 giovani e ha visto la partecipazione di stampa, televisione e membri del governo. Speriamo che tanta visibilità dia un’ulteriore spinta alla nostra campagna.

Alessandro D’Accordi – Un ponte per…, Amman