Il Ninive Peace Forum, un sogno che diventa realtà

2 July 2020, 12:39

Sorry, this entry is only available in Italian. For the sake of viewer convenience, the content is shown below in the alternative language. You may click the link to switch the active language.

Dal 25 al 28 giugno si è tenuto online il primo Forum per la Pace di Ninive. Dieci organizzazioni della società civile di Ninive insieme a volontari/e e attivisti/e locali hanno dato vita a quella che può essere considerata una pietra miliare negli sforzi di costruzione della pace in quest’area dell’Iraq così colpita.

Anche se solo “virtuale” a causa delle misure di contenimento imposte dal Covid-19, siamo orgogliosi/e di aver sostenuto la sua organizzazione.

Avevamo programmato un grande evento, aperto a donne e uomini di tutte le comunità e fedi religiose, con ospiti provenienti da diverse parti del mondo che si sarebbero dovuti riunire tutti e tutte a Mosul, nel cuore di Ninive, la roccaforte di Daesh in Iraq per 4 lunghissimi anni.

1

Le sfide per la realizzazione di questo importante evento sono state molteplici, a partire dall’inizio delle proteste dei giovani e delle giovani ad ottobre 2019. In tanti e tante anche a Ninive avrebbero voluto protestare, ma non è stato possibile. Ancora oggi le persone che vivono in quest’area vengono viste come quelle che hanno favorito la nascita e la crescita di Daesh nonostante quella stessa società civile sia stata la prima vittima del suo terrore.

Sono ancora tante le ferite da rimarginare, ancora migliaia le persone sfollate e ancora tutto è da ricostruire, a partire dalle relazioni.

Poi, la crisi del Covid-19 ci ha costretto a spostare il Forum online e a riorganizzare tutto, ma una cosa non è cambiata: l’impegno per la pace e per un futuro più luminoso da parte di tutti e tutte gli organizzatori e le organizzatrici.

2

Neanche una pandemia può fermare gli sforzi di coloro che credono che un altro Iraq, un’altra Ninive, siano possibili.

Questo Forum è stato come un sogno che diventava realtà.

Centinaia di persone hanno partecipato agli oltre 28 webinar organizzati durante 4 giorni, migliaia hanno visualizzato le registrazioni online.

Sono state affrontate diverse tematiche: la prevenzione dell’estremismo violento, la coesione sociale e la riconciliazione, il ruolo chiave delle donne e dei/delle giovani nella costruzione e nel mantenimento della pace, la giustizia sociale, il giornalismo come strumento di pace, i diritti delle minoranze, l’educazione alla pace. Temi sui quali siamo impegnate/i da anni, in Iraq come in Italia e ovunque operiamo nel mondo.

In apertura e in chiusura due momenti molto toccanti, con l’esibizione di un violinista di Mosul, che durante l’occupazione della città da parte di Daesh ha continuato a suonare sempre il suo strumento di nascosto, chiuso dentro casa.

3

Abbiamo sostenuto gli attivisti e le attiviste che insieme alle organizzazioni locali che hanno costruito questo Forum, e che sono la prova dell’esistenza di una straordinaria società civile a Ninive.

Questi giorni sono stati solo il primo passo, guardando verso l’orizzonte della giustizia e della dignità per tutte le comunità.

Lo slogan del Forum Sociale Mondiale – “un altro mondo è possibile” – è stato una luce di speranza nelle tenebre di questo secolo. Nel 2011 è arrivato anche in Iraq, e in questi anni abbiamo visto nascere l’Iraqi Social Forum prima e il Kurdistan Social forum, poco dopo. In seguito sono stati creati 11 Forum locali in tutto il paese, ora lo vediamo anche Ninive.

“Un’altra Ninive è possibile”, è vero. È stata accesa una nuova luce di speranza e siamo sicuri/e che sarà difficile spegnerla.

Mohamed Ambrosini – Operatore di Un Ponte Per in Iraq

*Questo Forum è stato realizzato nell’ambito del progetto Bridging Communities in the Niniwa Governatorate, finanziato da Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit (GIZ).