Giornata Mondiale della Salute Mentale: UPP inaugura un call center in Siria

9 October 2020, 10:31

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Comunicato stampa

Giornata Mondiale della Salute Mentale: UPP inaugura un call center in Siria

In occasione del 10 ottobre, Un Ponte Per con il sostegno dell’Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, inaugura un call center per il sostegno psicosociale a Raqqa, in Siria, per anni roccaforte di Daesh. Un’azione che rientra in un più ampio intervento pensato per fronteggiare la pandemia di Covid-19 nel paese.

Roma, 9 ottobre 2020 – Il 10 ottobre si celebra la Giornata mondiale della Salute Mentale, per ribadire che l’accesso ai servizi di sostegno psicosociale sono un diritto di tutte le persone, ovunque nel mondo.

Grazie ai fondi Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi,  Un Ponte Per (UPP), organizzazione non-governativa attiva da oltre 30 in Medio Oriente, la celebrerà inaugurando un call center a Raqqa, in Siria. Il primo servizio di questo tipo in città.

In Siria, secondo il Ministero della Salute i casi di Covid-19 confermati sono in aumento. In risposta a una possibile emergenza epidemica nell’area, UPP sta lavorando alla prevenzione e al contenimento del contagio nelle aree più vulnerabili insieme ai suoi partner locali.

Ma le misure necessarie al contenimento dell’epidemia stanno provocando gravi ripercussioni economiche e psicosociali anche nel nord est della Siria, dove UPP opera dal 2015.  Un contesto già in stato di emergenza preesistente – dove 70.000 persone restano ad oggi sfollate a causa dell’ultima offensiva turca sull’area dello scorso anno (ottobre 2019).

Dai dati che UPP ha avuto modo di raccogliere in particolare nella città di Raqqa, ex roccaforte di Daesh nel paese, si è registrato un generale aumento dei livelli di stress psicofisico legato agli effetti delle misure di contenimento del Covid-19: problemi di salute mentale, depressione per l’aumento della disoccupazione e della povertà, il conseguente aumento dei casi di violenza domestica, e la potenziale ridiffusione della pratica dei matrimoni precoci.

Migliorare il benessere delle fasce più vulnerabili della popolazione, ed in particolare di donne e minori a rischio di violenza, così come delle persone in stato di forte stress psico-fisico, è dunque l’obiettivo di UPP, che ha inaugurato il primo call centre dell’area proprio a Raqqa, gestito da personale locale.

In città sarà attiva per la prima volta una hot-line gestita da operatori e operatrici locali che UPP ha formato in questi mesi, in grado di fornire servizi integrati di protezione e sostegno psicosociale durante questo periodo di emergenza.

Fornire sostegno psico-sociale, soprattutto a bambine e bambini, è un lavoro bellissimospiega il dr. Barzan Suliman, psicologo che gestirà la hotline. “Sono bambini che hanno già dovuto conoscere l’amarezza della guerra in Siria, e che oggi pagano con un forte disagio psicologico. Non abbiamo mai avuto una hotline prima, speriamo che questa esperienza abbia successo e che altre organizzazioni seguano il nostro esempio. Sarà utile anche per fornire aiuto rispetto al Covid-19, spiegando alle persone quali misure protettive prendere e diffondendo consapevolezza sul tema”, conclude il dr. Suliman.

L’apertura del call center si inserisce in un più vasto intervento emergenziale pensato per contenere gli effetti della diffusione del Covid-19 nel nord est della Siria grazie al sostegno della Chiesa Evangelica Valdese, e di un lavoro di sostegno al sistema sanitario locale che Un Ponte Per porta avanti dal 2015.