Libia. Un Ponte Per: Gravi le parole di draghi su migranti. Sostenere il processo di pace abbandonando politiche di guerra

7 April 2021, 15:01

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Comunicato Stampa

Libia – Un Ponte Per: “Gravi parole di Draghi su migranti.
Sostenere il processo di Pace abbandonando politiche di guerra”

Roma, 7/04/2021 – Desta sconcerto il ringraziamento fatto dal Presidente del Consiglio Draghi al Primo Ministro libico Abdulhamid Dabaiba sui “salvataggi in mare dei migranti”. Non si tratta di “salvataggi” ma di veri e propri respingimenti in mare che la Libia sta facendo per conto della UE, destinando poi i “salvati” nei campi di concentramento e nelle prigioni, in disprezzo ai diritti umani e alle convenzioni internazionali. Secondo Un Ponte Per – “Draghi insiste sulla linea dei governi precedenti che hanno trasformato il Mediterraneo nel più grande cimitero dell’epoca contemporanea”.

“All’Italia chiediamo certamente di sostenere il processo di riconciliazione e pace della Libia – affermano i co-presidenti di Un Ponte Per Alfio Nicotra e Angelica Romano – ma questo va fatto sostenendo il disarmo delle fazioni, il ritiro delle migliaia di mercenari inviati da potenze straniere a combattere sul suolo libico, rendendo effettivo l’embargo sulle armi deciso dall’Onu”.

“Anche sul destino delle risorse energetiche e degli investimenti – proseguono i due co-presidenti – occorre che sia chiaro che larga parte dei proventi dovranno rimanere in Libia, anche come risarcimento della guerra fatta dalla Nato contro quel popolo. Devono essere utilizzati per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte dal conflitto, a cominciare da scuole, ospedali e case per chi è stato costretto ad abbandonarle a causa degli eventi bellici”.

Per Un Ponte Per continuare a delegare ai libici il “contenimento con ogni mezzo” del flusso di migranti, sarebbe gravissimo.
Al contrario sarebbe legittimo aspettarsi dal Governo Draghi un seguito effettivo alle parole pronunciate dallo stesso Presidente del Consiglio in sostegno “di corridoi umanitari per consentire migrazioni legali e sottrarre queste persone al traffico di esseri umani”.