A Raqqa per fermare la violenza di genere

25 November 2021, 15:59

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di Priscilla Peroni, Protection Programmes Desk Officer di Un Ponte Per

Oggi si celebra l’inizio dei 16 Giorni di Attivismo contro la violenza di genere in Italia ed in tutto il mondo. Da anni lavoriamo accanto e assieme alle donne e ragazze nel Nord est siriano che continuano a vivere in uno stato di emergenza che si protrae da più di una decade.

Accanto all’emergenza sanitaria continua quella che è stata definita la Shadow Pandemic (pandemia ombra), quella della violenza di genere su donne e ragazze.

Le misure di prevenzione COVID ed i frequenti lockdown, hanno rallentato ma non hanno fermato il lavoro incessante del team di Protezione di UPP e Doz per mettere su uno spazio dedicato alle donne e ragazze di Raqqa (WGSS – Women and Girls Safe Space) – una città che si sta ricostruendo dopo anni di negazione dei loro diritti seguiti ai conflitti, gli sfollamenti e l’occupazione di Daesh.

Questo spazio vicino all’ospedale di Raqqa è un luogo privato per sole donne e ragazze, dove poter svolgere attività di gruppo, ricreative, supporto psicosociale, formazione ed informazioni sui loro diritti e la loro salute. In questo luogo poi anche le donne e adolescenti sopravvissute alla violenza di genere ricevono servizi di supporto individuale non stigmatizzanti, gestiti da operatrici locali formate e supportate da UPP.

Oggi le donne dei nostri spazi si sono riunite assieme alle operatrici dei nostri spazi sicuri per parlare di diritti, scambiare esperienze e unirsi alla campagna globale contro la violenza di genere. Non è retorica. Con orgoglio la nostra collega, specialista in contrasto alla violenza di genere, ci dice che siamo qui, insieme siamo forti e vogliamo il cambiamento:
Questa giornata per me rappresenta un monito per le donne e per il mondo in generale: la violenza non può essere mai giustificata e nessuno la merita, né a Raqqa né in qualsiasi altro posto”.

Come riportano oggi le Nazione Unite in un comunicato stampa, nonostante l’emergenza ancora in atto, scarseggiano i fondi per fornire supporto a donne e ragazze sopravvissute alla violenza di genere: solo il 7% delle comunità in tutta la Siria ha accesso a servizi dedicati alla violenza di genere.

Grazie al supporto della Cooperazione italiana, Un Ponte Per e Doz hanno allestito uno spazio per donne e bambine (WGSS – Women and Girls Safe Space) e assieme a loro continuano tutti i giorni i loro impegno per i loro diritti e per rispondere alla violenza di genere.