Iraq, oltre 20.000 donne assistite in 3 anni da AICS e UPP

21 Dicembre 2017, 10:36

Dopo 3 anni di lavoro e oltre 20.000 donne siriane, curde e irachene sostenute si conclude, alla presenza del Console d’Italia Serena Muroni, il progetto “Zhyan” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato all’Ong “Un Ponte per…”

 

Erbil, 21 dicembre 2017. Il giorno 12 dicembre 2017 nel presidio ospedaliero di Kasnazan ad Erbil, capitale della Regione Curda dell’Iraq, durante una cerimonia ufficiale (in allegato le foto) alla presenza della Console d’Italia Serena Muroni, e del rappresentante del Dipartimento della Salute di Erbil Dr. Shakhawan Asad è avvenuto il passaggio formale alle autorità locali delle cliniche del programma Zhyan, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Il programma Zhyan (vita, nel dialetto curdo locale) implementato dall’ONG Un Ponte per.. prevede la fornitura di servizi integrati di salute riproduttiva, prevenzione e supporto psicosociale. Zhyan nasce nel 2014 come risposta all’emergenza determinata dalla guerra in Siria e dalla comparsa di Daesh (Stato Islamico), che ha portato quasi 1.500.000 persone a cercare rifugio nella Regione Curda dell’Iraq.

Grazie al sostegno fondamentale dell’AICS ed al co-finanziamento dell’Ufficio Otto per Mille della Tavola Valdese, della Provincia Autonoma di Bolzano e di CCFD-Terre Solidaire, i team di dottoresse e psicologhe formate e coordinate da Un Ponte per.. all’interno dei 3 consultori e della clinica ginecologica mobile, in questi 3 anni hanno fornito gratuitamente esami clinici, medicinali, ricoveri d’urgenza, consulenze psicologiche alle vittime di violenza di genere, campagne di sensibilizzazione e prevenzione a circa 20.000 tra donne e adolescenti provenienti dalle comunità di rifugiate siriane e sfollate irachene nel nord dell’Iraq.

Alla fine di questo percorso virtuoso che ha visto la collaborazione ed il coordinamento di attori regionali, nazionali e locali sia in Italia che nella regione curda dell’Iraq, i 3 consultori sono stati ufficialmente consegnati al Dipartimento della Salute di Erbil che ne garantirà la sostenibilità nei mesi a venire. La clinica ginecologica mobile continuerà a visitare i campi profughi e le zone remote, facilitando l’accesso ai servizi anche a chi risiede lontano dai presidi sanitari.