Nord Est Siria: la silenziosa rivoluzione delle Mala Jin

8 Marzo 2022, 10:33

Guardo le immagini che arrivano dall’Ucraina e non riesco a dormire la notte. Qui abbiamo vissuto le stesse cose, ci rivediamo in quelle donne che hanno dovuto lasciare i figli e le figlie più piccole a sconosciuti per portarli in salvo. Siamo solidali con tutte le donne coinvolte nel conflitto perchè pagano un prezzo altissimo”.

A parlare è Um Jewan, della Mala Jin (Casa delle Donne) di Qamishlo, attiva dal 2011 nel Nord Est della Siria, con cui un Ponte Per collabora da anni per fornire sostegno alle donne siriane sopravvissute alla violenza domestica.

Um Jewan continua, ricordando come è iniziata: “Avevo questa idea, questa urgenza, volevo mobilitare le donne, formare un gruppo di donne che si aiutassero a vicenda“, e aggiunge con un sorriso, “Ho detto a mio marito: o mi supporti in questa cosa oppure chiedo il divorzio”.

 

 

Lavorare con donne come Um Jewan ci ricorda quanto si può costruire condividendo quello che ognuno può dare. Il nostro staff locale, internazionale e italiano risponde alle loro richieste di rafforzare il network delle donne per continuare a migliorare la capacità di risposta ai casi di violenza di genere che accolgono, quando le donne della loro comunità si rivolgono a loro.

Um Jewan ci racconta che di recente stanno aumentando i casi di violenza di genere online e di revenge porn. Um Rodi, la coordinatrice della prima Mala Jin aggiunge che questa tendenza ha portato anche ad atti estremi, come il suicidio di ragazze molto giovani che non sono riuscite a sopportare lo stigma sociale delle comunità in cui vivono.

In occasione di questo 8 marzo, Um Jewan e Um Rodi organizzeranno, insieme alle altre compagne, due sessioni di gruppo: una coinvolgerà i genitori di adolescenti per fornire strumenti e informazioni utili sulla genitorialità e ad accrescere la consapevolezza sui matrimoni precoci; un’altra sessione tratterà il tema dei diritti delle donne e coinvolgerà anche gli uomini “perché vogliamo che gli uomini siano nostri alleati in questa lotta“, aggiunge Um Jiwan.

Durante gli anni, Un Ponte Per ha realizzato corsi di formazione sui diritti delle donne e la violenza di genere indirizzati allo staff e alle operatrici della Mala Jin, organizzando con loro attività ed eventi in occasione di iniziative come la Giornata Internazionale delle Donne.

Um Jewan ci saluta con un bilancio: “quando abbiamo aperto la Mala Jin nel 2012 nessuno della nostra comunità ci voleva. Avevano paura che saremmo entrate nelle loro case ad impicciarci e non accettavano l’idea che fossimo noi donne a lavorare direttamente sulle questioni femminili, in particolar modo sulla violenza di genere. Poi le donne hanno iniziato lentamente a chiedere il nostro supporto. Oggi sono sempre di più le donne e le ragazze che si rivolgono a noi. Al momento ci sono 74 Case delle Donne nel Nord della Siria. Il cambiamento sta avvenendo, parlare di alcuni temi è ancora un tabù ma le donne continuano a farsi avanti rivendicando i loro diritti”.