Al via la campagna per proteggere gli obiettori di coscienza

29 Novembre 2022, 10:56

Comunicato stampa

Un Ponte Per: proteggere gli obiettori, sostenere i costruttori di pace in Ucraina
Al via la campagna di raccolta fondi lanciata dalla Ong italiana Un Ponte Per in occasione del Natale. L’obiettivo è difendere chi ogni giorno costruisce la pace in Ucraina, anche opponendo il proprio rifiuto a combattere.

Roma, 28 novembre 2022 – “Proteggi gli obiettori, sostieni i costruttori di pace”: è l’appello diffuso attraverso la campagna di raccolta fondi lanciata dalla Ong italiana Un Ponte Per, per sostenere le spese legali degli obiettori di coscienza in Ucraina, e fornire a chi ogni giorno si impegna nella resistenza civile e nonviolenta gli strumenti necessari a rendere più efficace e sicuro il proprio lavoro.

Mentre l’attenzione della comunità internazionale si concentra esclusivamente sull’invio di armamenti e sugli aiuti umanitari, Un Ponte Per – da oltre 30 anni impegnata nella prevenzione dei conflitti armati, in particolare in Medio Oriente – ha scelto di sostenere la società civile ucraina che sta tentando di opporsi alla guerra con mezzi pacifici, costruendo una pace duratura e dal basso.

Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, la narrazione dominante continua a ripetere che non esiste un’alternativa alle armi. Eppure in Ucraina e in Russia ci sono migliaia di persone, di cui nessuno parla, che si rifiutano di imbracciare le armi, uccidere o essere uccise e chiamano all’obiezione di coscienza.

Ad oggi, secondo le stime del Movimento Pacifista Ucraino, sono 971 le persone incriminate in Ucraina per aver scelto di non arruolarsi e combattere, in base all’articolo 336 del Codice penale che regola la coscrizione militare. Tra loro anche Vitaliy Vasyliovych Alekseienko, condannato lo scorso settembre a 1 anno di prigione; il pacifista Andrii Kucher, condannato a 4 anni dal Tribunale della città di Mukachevo in maggio. O ancora l’obiettore Dmytro Kucherov, condannato a 3 anni di reclusione dal Tribunale di Oleksandria a giugno. Anche in Russia si stima che siano circa 100mila i giovani in fuga dal paese per evitare di essere costretti a combattere.

Sono tutti loro a formare l’esercito invisibile dei costruttori di pace che hanno bisogno di sostegno.

Con la sua campagna, Un Ponte Per intende sostenere le spese legali di chi rifiuta di combattere; fornire supporto psicologico a chi sta subendo il trauma della guerra, lavorare insieme a psicologi e insegnanti nelle scuole per prevenire il diffondersi di fratture sociali in futuro, operando nel campo dell’educazione alla pace.

Un Ponte Per sostiene attivisti e movimenti civili da oltre 30 anni, in particolare in Siria e in Iraq, aiutandoli a creare un maggiore impatto costruendo relazioni solide e durature. In Ucraina, dopo alcune missioni esplorative e umanitarie, Un Ponte Per ha coordinato insieme al Movimento Nonviolento la Carovana per la pace “Stop the War Now” a settembre, con la quale ha stretto legami e relazioni con le realtà pacifiste e nonviolente attive nel paese. Ha infine lanciato un intervento di peacebuilding – “Peace Support Ucraine” – grazie al sostegno dei fondi 8×1000 dell’Istituto buddista italiano “Soka Gakkai”.

Tra le iniziative organizzate nell’ambito della campagna “Proteggi gli obiettori, sostieni i costruttori di pace”, anche le “Tavole di Pace”, una serie di incontri conviviali di sensibilizzazione che sarà possibile organizzare da volontari e associazioni in tutta Italia per sostenere il lavoro di Un Ponte Per in Ucraina e conoscere più a fondo l’impegno di costruttori e costruttrici di pace. Maggiori informazioni a questo link: https://tavoledipace.unponteper.it/.