“Peace Support Ucraina”: 6 mesi di lavoro per costruire la pace

24 Febbraio 2023, 11:14

Il progetto Peace Support Ucraina: Peacebuilding della società civile, superamento dei traumi e Educazione alla Pace in tempo di guerra è iniziato a luglio 2022 e si è concluso a fine gennaio 2023. Si trattava della prima fase di un importante intervento, ed è già in via di attuazione la seconda.

Obiettivo generale del progetto è favorire la resilienza della società civile ucraina al trauma della guerra e sostenere l’azione dei giovani ucraini nella resistenza nonviolenta e nella costruzione della pace dal basso, portando la loro voce alle istituzioni nazionali e internazionali.

Nonostante la situazione di conflitto quotidiana e in continua evoluzione, l’intervento – sostenuto dai fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano “Soka Gakkai” (IBISG) –  è stato pensato per svolgersi in presenza sul territorio ucraino, sostenendo gli attivisti e le attiviste nei territori occupati.

A luglio 2022 UPP e il suo partner romeno PATRIR hanno realizzato una prima missione sul territorio ucraino con lo scopo di incontrare attivisti/e e organizzazioni della società civile impegnate nella resistenza non violenta al conflitto.

UPP e PATRIR hanno realizzato poi una seconda missione in territorio ucraino ad agosto 2022. La delegazione delle due organizzazioni, composta da esperti di peacebuilding, diritti umani e dell’agenda “Giovani, Pace e Sicurezza”, ha riscontrato due bisogni principali da parte delle organizzazioni ucraine: il sostegno per l’apertura di centri studi e progetti in Scienze per la Pace da parte delle università ucraine e la richiesta di incontri e maggiori opportunità di cooperazione con associazioni e centri studi italiani impegnati nella costruzione della pace.

L’identificazione di questi bisogni ha permesso di gettare le basi per l’organizzazione della missione della campagna #StopTheWarNow in Ucraina a fine settembre, con lo scopo di portare un forte messaggio di sostegno al Movimento Pacifista Ucraino che sostiene il diritto all’obiezione di coscienza.

In ottobre è stata poi realizzata una missione di advocacy a Bruxelles per incontrare membri della Commissione Europea e altre 20 organizzazioni non governative, per pianificare insieme il lavoro futuro in Ucraina.

Nell’ambito del progetto, i nostri partner di Institute for Peace and Common Ground (IPCG) hanno creato un  gruppo composto da esperti che operano con le scuole realizzando laboratori per la risoluzione dei conflitti, la resilienza, la sensibilità alla diversità, fornendo sostegno in termini di mediazione tra presidi, insegnanti, genitori e studenti per la risoluzione pratica dei conflitti. Attività di formazione sono state svolte per portare avanti questo fronte di lavoro.

Il partner ucraino Nonviolence International Ukraine si è invece focalizzato sulla ricerca e il supporto diretto ad attivisti e attiviste locali. Il team di attivisti, attiviste e ricercatori sulla nonviolenza, infatti, si è occupato di documentare a fondo tre casi studio dell’esperienza della resistenza nonviolenta in Ucraina: quelli di Berdyansk, Tokmak e Starobilsk.

Tra le principali attività che sono state realizzate nell’ambito di “Peace Support Ucraina” la realizzazione di 3 incontri di formazione che si sono svolti a Lviv e Chernivtsi con circa 70 giovani raggiunti, in collaborazione con l’Ukrainian Leadership Academy (ULA) e l’Università Nazionale di Chernivtsi.

E’ stato elaborato e creato un manuale – lo “Youth Peacebuiding Toolkit” – personalizzato per il contesto ucraino, con la partecipazione attiva dei giovani ucraini. Una bozza in linea ucraina è già stata realizzata, ed è in corso di perfezionamento.

Nel corso dei mesi di intervento si sono inoltre svolti 4 webinars internazionali con giovani impegnati dell’ambito del peacebuilding in tutto il mondo (Siria, Afghanistan, Yemen, Libia, Mali), con la partecipazione di oltre 150 giovani.

Un altro obiettivo del progetto era quello di sostenere un gruppo di esperti ucraini per lo sviluppo di materiali didattici per le “Scuole di Pace” in Ucraina, che andranno a sostenere l’educazione alla pace e l’assistenza al trauma nelle scuole in Ucraina. In 10 scuole abbiamo condotto una selezione degli insegnanti, ed abbiamo incontrato i coordinatori regionali e i dirigenti scolastici per fornire loro supporto in questo percorso.

Nonostante le difficilissime condizioni sul terreno, e l’impossibilità di svolgere tutte le attività previste a causa della continua escalation militare, siamo riusciti/e a sostenere in tempo reale 8 attivisti nonviolenti nei territori temporaneamente occupati – in particolare a Kherson, Zaporizhia e Luhansk – fornendogli conoscenze sulle strategie e tattiche di resistenza nonviolenta con il sostegno di esperti e attivisti/e internazionali.

Il progetto proseguirà per tutto il corso del 2023 grazie al sostegno dei fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano “Soka Gakkai” (IBISG), continuando a costruire pace e resilienza insieme alla società civile ucraina.