Corpi Civili di Pace 2023: i progetti di UPP

31 Maggio 2023, 12:35

Al via il nuovo bando per la terza annualità dei Corpi Civili di Pace, che Un Ponte Per svolgerà in collaborazione con ACQUE CORRENTI ETS nelle 3 sedi estere di Romania, Libano e Giordania. Per ognuna delle tre sedi saranno selezionati/e 4 volontari/e.

A questo link tutte le informazioni generali e i requisiti richiesti per partecipare alla selezione dei Corpi Civili di Pace.

Qui le informazioni sul nostro progetto in Romania>>
Qui le informazioni sul nostro progetto in Libano>>
Qui le informazioni sul nostro progetto in Giordania>>

La scadenza unica per tutte le candidature è prevista per le ore 14.00 del 30 giugno 2023. E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione al bando e per uno ed un solo progetto. Possono presentare la candidatura anche coloro che hanno già svolto il Servizio Civile.

Di cosa si occupano i Corpi Civili di Pace?
L’istituzione dei Corpi Civili di Pace rappresenta una novità quasi assoluta nel panorama europeo e mondiale, è infatti possibile rifarsi solo parzialmente ad altre esperienze.

Furono previsti dalla legge di stabilità italiana del dicembre 2013 grazie ad un emendamento presentato da Giulio Marcon (SeL) e al lavoro portato avanti da reti, Ong e associazioni nell’ambito della più vasta campagna “Un’altra Difesa è possibile!” per l’istituzione di una Difesa civile, non armata e nonviolenta in Italia.

Nel dicembre del 2015 dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale arriva il decreto, con il quale viene approvato il prontuario di progettazione per l’avvio della sperimentazione (giunta oggi alla terza annualità). Associazioni, enti ed Ong possono iniziare a scrivere i progetti, e i CCP vengono previsti all’interno del cappello istituzionale del Servizio Civile Nazionale.

L’intervento dei Corpi Civili di Pace sarà realizzato nei seguenti campi di azione:

a) sostegno ai processi di democratizzazione, di mediazione e di riconciliazione;

b) sostegno alle capacità operative e tecniche della società civile locale, anche tramite l’attivazione di reti tra persone, organizzazioni e istituzioni, per la risoluzione dei conflitti;

c) monitoraggio del rispetto dei diritti umani e del diritto umanitario;

d) attività umanitarie, inclusi il sostegno a profughi, sfollati e migranti, il reinserimento sociale degli ex-combattenti, la facilitazione dei rapporti tra le comunità residenti e i profughi, sfollati e migranti giunti nel medesimo territorio;

e) educazione alla pace;

f) sostegno alla popolazione civile che fronteggia emergenze ambientali, nella prevenzione e gestione dei conflitti generati da tali emergenze.

Questo modello sperimentale si propone l’obiettivo di ricercare soluzioni alternative all’uso della forza militare per la risoluzione dei conflitti. Competenze, capacità e sensibilità particolari, che non mancheranno ai giovani che sceglieranno di impegnarsi su “nuovi fronti”, saranno anche sviluppate da una formazione mirata e qualificata, appositamente prevista dal decreto interministeriale.

L’ultima volta dei CCP
L’ultima occasione in cui partirono i Corpi Civili di Pace fu il 2019, destinazione Libano. Sei ragazzi/e arrivarono a Beirut.
Fu un’annata particolarmente sfortunata a causa dell’insorgere del Covid 19 e della pandemia. Ciononostante i/le CCP di Un Ponte Per sono riusciti a portare il nostro sostegno alle comunità rifugiate (palestinese e siriana) in Libano. Auguriamo maggiore fortuna ai ragazzi e alle ragazze per questa annualità!