Descrizione prodotto
“Gli anni Ottanta, spesso ingiustamente liquidati come il periodo della restaurazione, furono invece ricchissimi di processi di resistenza sociale e videro l’emergere di un nuovo impegno politico sui grandi temi della pace, dell’ambiente e del femminismo. C’è una generazione non raccontata o, se vogliamo, derubricata ad aspetto marginale in un’epoca segnata dal thatcherismo, dal reaganismo e, in Italia, dal decisionismo craxiano”.
Democrazia Proletaria fu la più eretica delle formazioni politiche della nuova sinistra nate negli anni Settanta. Mise insieme migliaia di donne e uomini arrivati alla politica dalle lotte del Sessantotto e i giovani affacciatisi all’impegno militante con i nuovi movimenti degli anni Ottanta: L’agile mangusta – come la definì il leader Mario Capanna – doveva muoversi con sveltezza per colpire il cobra della Democrazia Cristiana e del padronato, uno strumento leggero e coerente più efficace del pesante e immobile pachiderma del Partito Comunista Italiano.
Scritto dalla visuale privilegiata di un membro della direzione del partito, questo libro ne ricostruisce la storia e le battaglie politiche – in particolare nel periodo di massima attività istituzionale dal 1983 al 1987 – attraverso la parabola degli anni Ottanta. Una fase di profonda trasformazione politica e sociale che porterà negli anni Novanta alla scomparsa di tutti i partiti della Prima repubblica, ma che vide l’impegno civile e politico assumere forme diverse, spesso in rottura con la tradizione della sinistra comunista, e il nascere dei movimenti per la pace e contro il nucleare.
Un’analisi storica fondamentale per comprendere il contesto politico e sociale in cui si mossero i primi attivisti e attiviste che lanciarono nel 1991 la campagna “Un Ponte per Baghdad”, tra cui lo stesso Alfio Nicotra oggi co-Presidente di Un Ponte Per, con il sostegno di personalità dal calibro di Franco Fortini, Vauro Senesi, Dacia Maraini, Raniero La Valle, Eugenio Melandri e padre Ernesto Balducci.