Women for Democracy

CONTESTO
L’Iraq post Daesh è un paese che sta lentamente cercando di tornare alla normalità. Sono ancora moltissime le persone che stanno cercando di rientrare nelle proprie case. La società tutta è attraversata da conflitti, traumi e divisioni settarie. A pagare il prezzo più alto di tutto questo sono donne e minori. Le deboli istituzioni statali sono messe quotidianamente in discussione dalle tante milizie, affiliate alle potenze regionali, che controllano infrastrutture, check point, nonché vere e proprie porzioni di territorio. Il mosaico iracheno, da elemento di ricchezza millenaria, si è tristemente trasformato in lotta per la supremazia. Da anni la gioventù irachena scende nelle piazze, chiedendo la fine del settarismo, della corruzione, del predominio delle armi. E la società civile organizzata è costantemente impegnata in un lungo e complesso lavoro di ricostruzione dei legami sociali e di peacebuilding.


IL PROGETTO

A partire dal 2022 e per il prossimo quinquennio (fino al 2026), Un Ponte Per attraverso il progetto “Women for Democracy", finanziato dal Ministero degli Affari Esteri dei Paesi Bassi, dà vita ad un nuovo intervento di lungo periodo finalizzato al sostegno delle donne irachene, ancora oggi vittime di stereotipi e opprimenti norme sociali. L’intervento prevede inoltre una fase di confronto e scambio con attiviste che fanno parte di organizzazioni femminili e femministe impegnate nel rispetto dei diritti delle donne in Sudan. Il progetto, implementato in partnership con il Centro d'informazione per la ricerca e lo sviluppo (ICRD), vuole sostenere le donne nel loro percorso di partecipazione e protagonismo in tutte le fasi di ricostruzione delle istituzioni statali e, più in generale, di un contesto sociale pacificato, affinché abbiano maggiore e decisiva influenza nel dettare l’agenda politica, nelle prassi democratiche e nei processi decisionali. Il programma vuole fornire - a giovani donne, gruppi femminili formali e informali di base, attiviste - gli strumenti di lungo periodo per diventare reali agenti del cambiamento, attraverso incontri, laboratori sulla leadership, formazioni, networking, piani di capacity building, campagne pubbliche e iniziative artistiche. Un altro obiettivo è quello di migliorare la quantità e l’inclusività degli Spazi sicuri, rendendoli sicuri e accoglienti per tutte le donne, le ragazze e le bambine irachene.

UPP IN IRAQ
Un Ponte Per comincia la sua storia in Iraq nel lontano 1991, a fianco e a sostegno della popolazione civile vittima della Guerra del Golfo. In seguito all’emergenza post-bellica organizza la campagna ​​per curare in Italia bambini e bambine iracheni/e affetti/e da gravi patologie, avvia gemellaggi scolastici tra le scuole italiane e irachene, lancia campagne di denuncia e violazione dell’embargo sulla popolazione irachena. Dopo la guerra del 2003, in seguito all’incendio e al saccheggio della Biblioteca Nazionale e dell’Archivio Storico di Baghdad, Un Ponte Per parte con il programma “La Casa dei Libri” per ristrutturarne i locali, restaurare i manoscritti e formare il personale bibliotecario. Un impegno che prosegue fino ad oggi con la difesa del patrimonio culturale delle minoranze e la conservazione dei siti archeologici, culturali e ambientali iracheni (come ad esempio la campagna di difesa delle acque “Save the Tigris”). Dal 2004 inoltre UPP sostiene attivisti/e iracheni/e, dalla cui sinergia nasce nel 2009 l’Iraqi Civil Society Solidarity Initiative. Allo scoppio della guerra in Siria, UPP si impegna in Iraq nel lavoro di accoglienza e supporto psicosociale delle tante persone che cercano rifugio nel paese. E’ in prima linea nell’emergenza umanitaria causata dalla conquista da parte di Daesh (Stato Islamico) di ampie porzioni dell’Iraq e nella guerra civile che ne consegue. Dopo la cacciata di Daesh dall’Iraq, Un Ponte Per inaugura nella Piana di Ninive le sue “Officine di Pace”, centri in cui i/le giovani irachene/i possano effettuare attività sportive, seguire formazioni, socializzare con persone appartenenti a gruppi etnico/religiosi differenti. Porta avanti costantemente un lavoro di protezione e accesso alla salute riproduttiva di donne e ragazze. Il suo lavoro di peacebuilding e sostegno alle vittime di guerra prosegue ancora oggi.

IN BREVE


Nome progetto: Women for Democracy 

Tipologia intervento: Women Empowerment, Capacity Building

Destinatari: giovani donne, gruppi femminili

Durata: 2022 - 2026

Area d'intervento: Iraq (Baghdad, Anbar, Salah Al Din, Ninewa, Basrah)

Partner locale: ICRD

Finanziato da: Ministero degli Affari Esteri olandese