II sapere che resiste

21 Dicembre 2011, 11:57

Tre progetti, un solo obiettivo: tutelare il millenario patrimonio culturale dell’Iraq. Con il nostro programma “Il sapere che resiste” siamo a lavoro da oltre 12 anni.

 

La Casa dei Libri

Nel lontano 2004 abbiamo conosciuto Saad Eskander, l’attuale direttore della Biblioteca e dell’Archivio Nazionale di Baghdad. Insieme abbiam ideato il progetto “La Casa dei Libri”, grazie al quale questa antica istituzione è riuscita a sopravvivere e risorgere dalle ceneri di un terribile incendio e degli orrori della guerra civile che allora stava devastando il paese.

Con la collaborazione di un altro luogo simbolo della cultura mondiale, la Biblioteca Nazionale di Firenze, che aveva vissuto una tragedia simile con l’alluvione del 1966, siamo riusciti a restaurare, conservare e digitalizzare migliaia di testi, alcuni molto antichi, mettendoli al riparo da future distruzioni.

Con gli esperti italiani ci siamo anche assicurati che le capacità trasferite ai bibliotecari iracheni diventassero patrimonio di tutto il paese, ampliando la formazione a tutte le biblioteche pubbliche dell’Iraq. Oggi siamo felici che il sito della Biblioteca di Baghdad vanti migliaia di visite ogni mese di studiosi ed appassionati.

Libri della riconciliazione

Nel 2013 abbiamo lanciato un nuovo progetto dedicato alla conservazione e al restauro degli archivi delle minoranze millenarie del paese. “Libri della riconciliazione” ha coinvolto le comunità turcomanna, cristiana, caldea, armena, sabea e mandea, shabak, kaka’i e tante altre. Gli esperti di Baghdad formati nell’ambito del progetto “La Casa dei Libri” hanno aiutato i bibliotecari di ciascuna comunità a conservare e restaurare il proprio patrimonio librario ed archivistico. In un percorso che si è sviluppato lungo 2 anni, sono stati realizzati corsi di formazione, studi tecnici e un censimento della storia letteraria di ciascuna comunità.

Tutte le attività sono state condotte creando momenti di dialogo e studio comuni tra tutte le minoranze coinvolte, favorendone il dialogo.

Il lavoro è culminato nella realizzazione del libro “Books and Documents, Heritage of Iraqi Minorities“,  pubblicato in inglese, arabo e curdo sorani, che raccoglie per la prima volta notizie dettagliate sulla storia delle collezioni librarie e delle tradizioni culturali delle minoranze irachene.

Suoni dall’Iraq

Contemporaneamente, con Suoni dall’Iraq, Khyam Allami, un giovane e appassionato musicista iracheno, ha contribuito a creare il primo archivio sonoro nazionale presso la Biblioteca di Baghdad, dove sono state depositate le registrazioni originali sopravvissute alla guerra, con l’obiettivo di recuperare e diffondere i molti generi musicali del paese.