Secondo carico umanitario in Rojava

Il 29 maggio 2015 è giunta alla frontiera siro-irachena la seconda spedizione umanitaria di attrezzature sanitarie e farmaci di base destinati alla popolazione del Nord-Est della Siria (Rojava).

 

La spedizione del carico di medicinali, disposta dalla Cooperazione Italiana del Ministero degli Affari Esteri, è partita dal deposito delle Nazioni Unite di Brindisi diretta a Dohuk, nella Regione autonoma del Kurdistan iracheno, dove è stata presa in consegna dai nostri operatori per la successiva distribuzione.

 

Il Rojava confina a nord con la Turchia, che tiene chiuse le sue frontiere, e a sud rappresenta un lunghissimo fronte contro le milizie di Daesh.

Abbiamo rotto questo assedio attraverso il Kurdistan iracheno, che ha un piccolo punto di confine con il Rojava. Il carico, del valore complessivo di 90.000 euro, era composto da attrezzature sanitarie, farmaci di base e altri materiali necessari ad assicurare prima assistenza a 20.000 pazienti traumatizzati.

Si tratta del primo, importante, gesto ufficiale di sostegno all’area a maggioranza curda della Siria da parte delle istituzioni italiane. Dopo la battaglia di Kobane si stava da tempo cercando un modo per sostenere il Rojava e la sua popolazione, che sta realizzando un modello unico per l’area di laicità, auto-governo e convivenza tra comunità curde, yazide, cristiane, arabe.

 

Abbiamo ricevuto il carico italiano nel Kurdistan iracheno e abbiamo curato tutte le fasi del trasporto verso la Siria e l’area del Rojava, dove gli aiuti sono stati distribuiti grazie alla Mezzaluna Rossa curda.

 

Questa spedizione segue di pochi giorni quella già realizzata tra il 2 e il 3 maggio 2015, quando un primo carico di aiuti umanitari destinato alla popolazione del Rojava era stato consegnato da Un ponte per… grazie allo straordinario contributo dell’Ufficio Otto per mille della Tavola Valdese.

Anche il quel caso il carico era composto da medicinali introvabili nell’area, specifici per le cure dei malati di tumore e destinati a circa 6mila persone nel Rojava, che sono stati distribuiti negli ospedali di Derik/Al Malikiah e Qamishlo.

 

Dopo anni di lavoro in Giordania, Libano, Iraq e Italia per i rifugiati siriani, sappiamo che è necessario trovare il coraggio per entrare in Siria e sostenere in ogni suo angolo forze vive e dialoganti.

 

Sostenere tutti coloro che lottano contro l’oppressione e la barbarie di Daesh. I curdi siriani sono in prima fila in questa battaglia da anni. Ed hanno creato una delle poche aree della Siria dove i cristiani e gli yazidi non sono perseguitati, dove le donne hanno lottato ed ottenuto una legislazione innovativa.

IN BREVE


Nome progetto: Distribuzioni aiuti umanitari 

Tipologia intervento: Emergenza umanitaria

Destinatari: Sfollati siriani nel nord-est della Siria

Durata: Maggio 2015

Area d'intervento: Nord-Est della Siria

Partner locale: Mezzaluna Rossa Curda (Heyva Sor a Kurd)

Finanziato da: Cooperazione Italiana-MAECI, donazioni private