Ucraina. Al via un nuovo intervento di Un Ponte Per

10 Aprile 2024, 14:36

Comunicato stampa

Ucraina. Al via un nuovo intervento di Un Ponte Per

Grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) la Ong italiana Un Ponte Per (UPP) avvia un nuovo intervento per rispondere alla crisi in Ucraina

 

Roma, 5 aprile 2024L’invasione russa dell’Ucraina avviata nel febbraio 2022 ha provocato una crisi umanitaria che rimane all’ordine del giorno. A febbraio 2024, i dati riportati da UNHCR stimano che quasi 6,5 milioni di persone abbiano lasciato il paese, e più di 3,5 milioni siano attualmente sfollati/e interni/e. Di queste, il 59% sono donne, e il 25% bambini.

Le gravi violazioni contro i civili, comprese quelle contro i minori, hanno sottoposto milioni di persone a una crescente esposizione a traumi e problematiche connesse alla salute mentale e hanno avuto un impatto negativo sul benessere psicofisico e sull’istruzione dei giovani. Proprio quei giovani che sono in prima linea nella risposta alla guerra e al suo impatto umanitario. Molti si sono uniti ad organizzazioni civili, centri di coordinamento umanitario, lavorando online per promuovere il sostegno alle persone nei territori temporaneamente occupati o per contrastare fake news e propaganda.

Con queste premesse l’Ong italiana Un Ponte Per ha avviato un nuovo intervento per rispondere alla crisi in Ucraina. Il progetto, intitolato “Iniziativa congiunta tra Ucraina e Romania per la ripresa sociale, l’inclusione e la coesione delle comunità ucraine”, è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ed è guidato dalla Bukovinian Agency for Initiative and Development (BAID). In loco sarà portato avanti da Un Ponte Per insieme a Institute for Peace and Common Ground (IPCG) e Peace Action, Training and Research Institute of Romania (PATRIR), in Romania.

Obiettivo dell’intervento è promuovere l’inclusione sociale e il rafforzamento della coesione tra le comunità ucraine in Ucraina, nonché l’inclusione dei rifugiati ucraini in Romania, contribuendo così alla stabilità e all’armonia nella regione.

Saranno creati spazi di dialogo e sostegno psicosociale per lo sviluppo di comunità sostenibili e più sicure, favorendo l’accesso all’istruzione, ai servizi di salute mentale e alle informazioni salvavita sui rischi connessi a ordigni esplosivi. Inoltre, saranno favoriti processi di recupero e rafforzamento delle relazioni sociali nelle comunità o società colpite dal conflitto e dalla crisi. Un totale di 13.846 persone beneficerà direttamente dell’intervento. Tra questi 4.478 minori e 5.522 donne.

Le aree di intervento comprendono diverse regioni dell’Ucraina, tra cui gli Oblast di Chernihiv, Mykolayiv, Kherson, Dnipro e Kharkiv, insieme a Cluj-Napoca e le aree rurali circostanti in Romania. I principali beneficiari di questo progetto sono i residenti ucraini, gli sfollati interni e i rifugiati ucraini in Romania.

Oltre ad affrontare i bisogni immediati, il progetto mira a promuovere la resilienza e l’integrazione a lungo termine, favorendo un senso di comunità e comprensione reciproca oltre i confini. Attraverso sforzi di collaborazione, questa iniziativa mira a creare impatti positivi duraturi sul tessuto sociale di entrambi i paesi.

Forte della sua trentennale esperienza nel peacebuilding in luoghi di crisi come l’Iraq e il Nord Est della Siria, Un Ponte Per ha iniziato a collaborare da febbraio 2022 con altre organizzazioni specializzate in questo genere di intervento per dare visibilità alle azioni di pace e coesione sociale, resistenza nonviolenta, obiezioni di coscienza al servizio militare e resilienza al trauma della società civile ucraina.

Una delegazione di Un Ponte Per si è recata a Leopoli ad aprile e giugno 2022 per portare aiuti umanitari unendosi al convoglio pacifista “Stop the war now” e per incontrare la società civile locale.

 

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Questo progetto è parte dell’Iniziativa di emergenza per la popolazione colpita dal conflitto in Ucraina e nei Paesi limitrofi (AID 012832) guidata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. Con un finanziamento di 46,5 milioni di euro, l’obiettivo è fornire assistenza salvavita multisettoriale nelle aree direttamente colpite dal conflitto e nelle zone circostanti ad alta concentrazione di sfollati. In collaborazione con 27 Organizzazioni della Società Civile, il programma AICS replica e amplia i successi ottenuti con l’Iniziativa di primissima emergenza del 2022-2023 (AID 012600), che ha fornito assistenza ad oltre 20.000 persone attraverso 14 progetti con un focus nei settori dell’emergenza, della salute, dell’educazione e della protezione. Per maggiori informazioni contattare: Barbara Taccone, Communication Officer AICS Kiev, barbara.taccone@aics.gov.it.