Iraq: a Baghdad un nuovo centro dedicato alla società civile

2 Maggio 2024, 14:54

Un Ponte Per ha inaugurato a Baghdad un nuovo Centro dedicato alla società civile: uno spazio nato per dare sostegno operativo alle organizzazioni locali irachene in tutto il governatorato della capitale.

Sono molto orgoglioso di questo grande risultato” – ci ha raccontato Bahman Qadir, il nostro collega iracheno che coordina il progetto Tatweer, un ambizioso programma che portiamo avanti dal giugno del 2020.

“Dopo aver avviato la seconda fase e aver istituito il centro, siamo riusciti a coinvolgere più di 50 organizzazioni locali a Baghdad e nelle province circostanti. Il centro rappresenterà un crocevia per lo scambio di esperienze e buone pratiche tra le organizzazioni”, ha aggiunto Bahman all’indomani dell’inaugurazione del nuovo centro. Un risultato reso possibile dalla sinergia con tanti partner locali iracheni, come l’organizzazione Al Mesalla.

 

Oggi la società irachena sta affrontando una fase di forte contrazione dei diritti, per questo il ruolo delle organizzazioni della società civile diventa fondamentale: per operare un cambiamento dal basso, promuovere il rispetto dei diritti umani, sociali e ambientali nonché parità di partecipazione alla vita comunitaria e politica sia per gli uomini che per le donne.

Per essere più efficaci, però, le organizzazioni locali hanno bisogno di sostegno, per riuscire a farsi largo tra le maglie di una burocrazia complessa e costruire spazi di agibilità autonomi e orizzontali. Un sostegno esterno che deve essere rispettoso dei processi culturali e sociali specifici del paese.

“Vogliamo dare alle organizzazioni della società civile irachena la possibilità di avere un impatto maggiore nella promozione del diritti umani, civili e ambientali; renderle in grado di rispondere in modo efficace ai bisogni della comunità, e di collaborare in modo fruttuoso con le autorità”, continua Bahman.

Il nostro collego iracheno Bahman in visita a Roma.

“Le organizzazioni irachene infatti hanno bisogno di aumentare la loro capacità di advocacy, dare adeguato spazio a giovani e donne nella leadership, avere la possibilità di imparare come operare e la disponibilità di spazi in cui incontrarsi e crescere insieme. Con questo obiettivo, già nella prima fase del progetto Tatweer, avevamo aperto dei centri a Erbil, Basra e Mosul. Oggi finalmente anche a Baghdad“, ci racconta.

Gli spazi aperti insieme sono spazi sicuri per scambi di buone pratiche, incontri, workshop e seminari. Nel nuovo spazio abbiamo già iniziato un corso intensivo di formazione per le organizzazioni locali, in materia di buona governance amministrativa, pianificazione strategica, raccolta fondi e scrittura di proposte per accedere autonomamente ai fondi della Cooperazione internazionale. Inoltre forniremo nei prossimi mesi una serie di sessioni di consulenza legale e specialistica su questioni amministrative, logistiche e degli appalti, nonchè sulla gestione finanziaria e delle risorse umane. Tutto questo è stato progettato affinché le organizzazioni irachene possano camminare sulle loro gambe e il nostro supporto non sia più necessario.

“Il nostro principale obiettivo è sostenere la società civile nella creazione di realtà e strutture che la rappresentino per creare un cambiamento sociale positivo, perché lavorino in modo efficace, trasparente, democratico, nel rispetto dei diritti umani e del lavoro. Da quando abbiamo iniziato, stiamo riuscendo ad accompagnare tante persone”, conclude Bahman con tanta soddisfazione.