Enaya II. Prendiamoci cura

IL CONTESTO
La Giordania presenta numerose sfide in termini di partecipazione sociale ed economica della componente femminile alla vita della comunità. All’interno della comunità rifugiata siriana in particolare, la componente femminile risulta più vulnerabile in termini di inclusione economica e lavorativa. Allo stesso tempo, un’altra componente di vulnerabilità nella società giordana è rappresentata dalla comunità disabile, il più delle volte esclusa dalla vita economica e sociale del paese a causa di una forte stigmatizzazione che accompagna la loro condizione, spesso all’interno del nucleo familiare stesso. In questo contesto risulta ancora più difficile la situazione dei disabili rifugiati, in gran parte provenienti dalla Siria dopo l’inizio del conflitto.
La Giordania presenta numerose sfide in termini di partecipazione sociale ed economica della componente femminile alla vita della comunità. All’interno della comunità rifugiata siriana in particolare, la componente femminile risulta più vulnerabile in termini di inclusione economica e lavorativa. Allo stesso tempo, un’altra componente di vulnerabilità nella società giordana è rappresentata dalla comunità disabile, il più delle volte esclusa dalla vita economica e sociale del paese a causa di una forte stigmatizzazione che accompagna la loro condizione, spesso all’interno del nucleo familiare stesso. In questo contesto risulta ancora più difficile la situazione dei disabili rifugiati, in gran parte provenienti dalla Siria dopo l’inizio del conflitto.

IL PROGETTO

Attraverso il progetto Enaya II, è stato avviato un programma di tirocini formativi on-the-job retribuiti fino a 5 mesi per 10 donne giordane e siriane vulnerabili e per 5 persone con disabilità in diverse organizzazioni no-profit internazionali (NGOs) e nazionali (DPOs). Tramite il tirocinio retribuito presso diverse ONG umanitarie e DPOs presenti sia nel governatorato di Amman che di Zarqa i beneficiari hanno acquisito competenze professionali e personali che ne faciliteranno l’accesso nel mercato del lavoro e rafforzeranno la resilienza.

Il progetto è sostenuto dai fondi Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi.

UPP IN GIORDANIA
La Giordania, nonostante le innumerevoli criticità, è stato spesso considerato un paese più stabile rispetto alle instabilità che hanno caratterizzato la regione mediorientale negli ultimi decenni. Questo ha fatto sì che le popolazioni in fuga dai conflitti limitrofi scegliessero spesso la Giordania come luogo di arrivo. In questo contesto nel 2005 nasceva Un Ponte Per Amman. A partire dal 2011 UPP ha ampliato il proprio intervento concentrandosi nell’accoglienza delle persone in fuga dal conflitto siriano e iracheno, dando supporto alle migliaia di persone che cercavano rifugio nel paese. Negli anni il lavoro di UPP si è strutturato attraverso la collaborazione con organizzazioni locali per i diritti e la protezione delle donne e dei/lle minori, specializzandosi nell’ inclusione delle persone con disabilità con specifici programmi di formazione e inclusione nel mondo del lavoro.

IN BREVE


Nome progetto: ENAYA II - Prendiamoci cura. Contribuire alla creazione di opportunità lavorative in Giordania per le persone più vulnerabili ed emarginate, facilitando l'accesso alla formazione professionale e il coinvolgimento in attività generatrici di reddito.

Tipologia intervento: Livelihood, Empowerment.

Destinatari: Donne e ragazze vittime di violenza; persone con disabilità della comunità ospitante e di quella rifugiata siriana.

Durata: Marzo 2020 - Marzo 2021 

Area d'intervento: Governatorati di Amman, Zarqa Karak e Ma'an - Giordania.

Partner locale: ARDD-Legal Aid e Sawiyan.

Finanziato da: Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi.