Himaya

CONTESTO
L’Iraq post Daesh è un paese che sta lentamente cercando di tornare alla normalità. Sono ancora moltissime le persone che stanno cercando di rientrare nelle proprie case. La società tutta è attraversata da conflitti, traumi e divisioni settarie. Le deboli istituzioni statali sono messe quotidianamente in discussione dalle tante milizie, affiliate alle potenze regionali, che controllano infrastrutture, check point, nonché vere e proprie porzioni di territorio. Il mosaico iracheno, da elemento di ricchezza millenaria, si è tristemente trasformato in lotta per la supremazia. Da anni la gioventù irachena scende nelle piazze, chiedendo la fine del settarismo, della corruzione, del predominio delle armi. E la società civile organizzata è costantemente impegnata in un lungo e complesso lavoro di ricostruzione dei legami sociali e di peacebuilding.

 

IL PROGETTO
A partire da febbraio e fino ad agosto 2021, Un Ponte Per attraverso il progetto “Himaya - access to GBV services for newly displaced and returnees”, finanziato dalla Iraqi Humanitarian Fund (OCHA), dà vita ad un nuovo intervento di sostegno alla popolazione sfollata irachena - e in particolare alle donne - a Mosul Ovest, nel Governatorato di Ninive in Iraq.
 L’intervento è improntato ad ampliare l’accesso - in special modo delle comunità e delle persone più vulnerabili - ai servizi salvavita di prevenzione e gestione dei casi di violenza di genere, nonché a sostenere il Sistema sanitario nazionale attraverso servizi di supporto psicosociale e di salute materna e infantile diretti alle persone che sono tornate alle proprie case dopo la cacciata di Daesh: saranno svolte sessioni di sensibilizzazione, prevenzione e risposta alla violenza di genere, visite mediche e sessioni terapeutiche con personale specializzato, supporto psicosociale e servizi di protezione per quasi 4.000 persone rimpatriate, riallocate, sfollate interne, di cui la maggioranza donne, ragazze, bambine.

 

UPP IN IRAQ
Un Ponte Per comincia la sua storia in Iraq nel lontano 1991, a fianco e a sostegno della popolazione civile vittima della Guerra del Golfo. In seguito all’emergenza post-bellica organizza la campagna ​​per curare in Italia bambini e bambine iracheni/e affetti/e da gravi patologie, avvia gemellaggi scolastici tra le scuole italiane e irachene, lancia campagne di denuncia e violazione dell’embargo sulla popolazione irachena. Dopo la guerra del 2003, in seguito all’incendio e al saccheggio della Biblioteca Nazionale e dell’Archivio Storico di Baghdad, Un Ponte Per parte con il programma “La Casa dei Libri” per ristrutturarne i locali, restaurare i manoscritti e formare il personale bibliotecario. Un impegno che prosegue fino ad oggi con la difesa del patrimonio culturale delle minoranze e la conservazione dei siti archeologici, culturali e ambientali iracheni (come ad esempio la campagna di difesa delle acque “Save the Tigris”). Dal 2004 inoltre UPP sostiene attivisti/e iracheni/e, dalla cui sinergia nasce nel 2009 l’Iraqi Civil Society Solidarity Initiative. Allo scoppio della guerra in Siria, UPP si impegna in Iraq nel lavoro di accoglienza e supporto psicosociale delle tante persone che cercano rifugio nel paese. E’ in prima linea nell’emergenza umanitaria causata dalla conquista da parte di Daesh (Stato Islamico) di ampie porzioni dell’Iraq e nella guerra civile che ne consegue. Dopo la cacciata di Daesh dall’Iraq, Un Ponte Per inaugura nella Piana di Ninive le sue “Officine di Pace”, centri in cui i/le giovani irachene/i possano effettuare attività sportive, seguire formazioni, socializzare con persone appartenenti a gruppi etnico/religiosi differenti. Porta avanti costantemente un lavoro di protezione e accesso alla salute riproduttiva di donne e ragazze. Il suo lavoro di peacebuilding e sostegno alle vittime di guerra prosegue ancora oggi.

IN BREVE


Nome progetto: Himaya. Accesso ai servizi GBV per i nuovi sfollati e i rimpatriati

Tipologia intervento: Salute, Protezione

Destinatari: Donne, ragazze e bambine IDPs

Durata: Febbraio 2021 - Agosto 2021

Area d'intervento: Mosul Ovest, Governatorato di Ninive in Iraq

Finanziato da: IHF - OCHA