Shatila Sport Center

IL CONTESTO

Il campo profughi di Shatila, in Libano, situato nella periferia di Beirut, fu creato nel 1949 dal Comitato internazionale della Croce Rossa per accogliere circa 3.000 palestinesi in fuga dai villaggi di Amka, Majed al-Kroum e al-Yajour nella Palestina settentrionale dopo il 1948, l’anno della Nakba (la “Catastrofe”) che corrisponde con la creazione dello Stato di Israele. Il campo è diventato permanente con il passare dei decenni, e oggi accoglie circa 25mila persone nate e cresciute lì, ma ancora rifugiate. Non più grande di 1 chilometro quadrato, il campo di Shatila non può garantire condizioni di vita sostenibili: manca acqua potabile, elettricità, spazi pubblici. 

“La vita nella maggior parte delle case nel campo è come in un sepolcro: senza aria, acqua, né sole né corrente elettrica. In poche parole, sono luoghi inadatti alla vita umana, in molti casi neppure degni di animali”. Con queste parole Kassem Aina dell’associazione libanese Bait Atfal Assomoud, partner di Un Ponte Per, descrive la situazione a Shatila.

Un Ponte Per è attiva da anni all’interno del campo con il programma di Sostegni a Distanza “Family Happiness”, per sopperire alla carenza di servizi essenziali, come la sanità e l’istruzione. Un progetto che consente ogni giorno a bambine e bambini palestinesi e siriani di accedere ad attività scolastiche, classi di recupero e a piccoli ambulatori, per garantire loro il diritto allo studio e alle cure mediche. Oggi UPP sta sostenendo il Palestinian Youth Club (Club giovanile palestinese, PYC) - un gruppo di 80 giovani palestinesi, ragazze e ragazzi di diverse età ed esperienze appassionati/e di sport - nella realizzazione di un centro sportivo, con l’obiettivo di dotare il campo di profughi di uno spazio dove svolgere attività comunitarie, rivolte a bambini/e e ragazzi/e, che ruotino intorno allo sport come forma di coesione sociale.

IL PROGETTO

Il progetto ha previsto l’apertura di un Centro polifunzionale – “Sports for Peace” – le cui attività spazino dallo sport agli eventi culturali, alla sensibilizzazione sui temi della salute e dell’alimentazione. Nello specifico, vengono organizzate attività ludiche e sportive, corsi di autodifesa femminile, ma anche eventi culturali, attività di sostegno scolastico e dopo-scuola, workshop per le donne, visite mediche sportive e consigli nutrizionali. L’obiettivo è quella di creare uno spazio dedicato alla comunità, in cui i/le giovani possano ritrovarsi, in un contesto come il campo di Shatila dove non esistono luoghi di aggregazione in cui sia possibile praticare attività sportive. Per la realizzazione del Centro è stato individuato uno spazio composto da 3 stanze per un totale di circa 90 metri quadrati, con la possibilità che in futuro venga ampliato.

UPP si impegna da tempo a sostenere le attività nel campo e a promuovere momenti di scambio con le realtà di sport popolare in Italia. Il centro oggi è frequentato da circa 100 bambini/e e animato quotidianamente dalle ragazze dell'associazione "Basket Beats Borders". 

UPP IN LIBANO

Un Ponte Per è presente in Libano dal 1997. Lavora principalmente nei campi profughi palestinesi, per garantire diritto alla studio e alla salute ai/alle minori palestinesi e siro-palestinesi rifugiati/e. In seguito alle emergenze umanitarie che hanno attraversato il paese, UPP ha sostenuto i propri partner nella risposta e nella distribuzione di aiuti di prima necessità. Opera al fianco di organizzazioni locali per sostenere il processo di ricostruzione della coesione sociale, in seguito alla guerra civile che ha insanguinato il paese per 15 anni. Dal 2017 partecipa alla prima sperimentazione italiana dei Corpi Civili di Pace, con la presenza in Libano di giovani operatrici e operatori che collaborano con le organizzazioni partner in programmi di educazione non formale e peacebuilding.

IN BREVE


Nome progetto: Sports for Peace

Tipologia intervento: Sostegno giovanile 

Destinatari: Giovani della comunità palestinese e siriana rifugiata 

Durata: 2019 - in corso

Area d'intervento: Campo profughi di Shatila, Beirut (Libano) 

Partner locale: Palestinian Youth Club

Finanziato da: Donazioni private