Tatweer

CONTESTO
L’Iraq post Daesh è un paese che sta lentamente cercando di tornare alla normalità. Sono ancora moltissime le persone che stanno cercando di rientrare nelle proprie case. La società tutta è attraversata da conflitti, traumi e divisioni settarie. A pagare il prezzo più alto di tutto questo sono donne e minori. e deboli istituzioni statali sono messe quotidianamente in discussione dalle tante milizie, affiliate alle potenze regionali, che controllano infrastrutture, check point, nonché vere e proprie porzioni di territorio. Il mosaico iracheno, da elemento di ricchezza millenaria, si è tristemente trasformato in lotta per la supremazia. Da anni la gioventù irachena scende nelle piazze, chiedendo la fine del settarismo, della corruzione, del predominio delle armi. E la società civile organizzata è costantemente impegnata in un lungo e complesso lavoro di ricostruzione dei legami sociali e di peacebuilding.

 

IL PROGETTO

In Iraq questi sono tempi di elevato confitto sociale, come dimostrano le proteste di massa che attraversano il paese da Ottobre 2019.

In questo scenario, il ruolo delle Organizzazioni della società civile è fondamentale per colmare la distanza tra le comunità locali e le autorità irachene a livello di base, promuovendo un dialogo costruttivo, garantendo il rispetto dei diritti umani e ambientali nonché parità di partecipazione a uomini e donne.

Per essere più efficaci le Organizzazioni locali hanno bisogno di sostegno. Un sostegno esterno però che deve essere rispettoso di tutti i processi culturali e sociali. Ecco perché “Tatweer” è stato pensato e implementato insieme alla popolazione locale.

Principale obiettivo dell’intervento, della durata di 42 mesi a partire da gennaio 2020, è di sostenere le Organizzazioni della società civile irachena perché possano avere un maggiore impatto nella promozione dei diritti.

Per questo, l’obiettivo è aprire 3 Centri che possano fungere da spazi aperti e sicuri per scambi di buone pratiche e organizzazione di attività; organizzare incontri, workshop e seminari sui temi del rispetto dei diritti umani, ambientali e di genere, creando anche una piattaforma web a disposizione delle Organizzazioni e una serie di micro-bandi per renderle auto-sufficienti economicamente.


UPP IN IRAQ
Un Ponte Per comincia la sua storia in Iraq nel lontano 1991, a fianco e a sostegno della popolazione civile vittima della Guerra del Golfo. In seguito all’emergenza post-bellica organizza la campagna ​​
per curare in Italia bambini e bambine iracheni/e affetti/e da gravi patologie, avvia gemellaggi scolastici tra le scuole italiane e irachene, lancia campagne di denuncia e violazione dell’embargo sulla popolazione irachena. Dopo la guerra del 2003, in seguito all’incendio e al saccheggio della Biblioteca Nazionale e dell’Archivio Storico di Baghdad, Un Ponte Per parte con il programma “La Casa dei Libri” per ristrutturarne i locali, restaurare i manoscritti e formare il personale bibliotecario. Un impegno che prosegue fino ad oggi con la difesa del patrimonio culturale delle minoranze e la conservazione dei siti archeologici, culturali e ambientali iracheni (come ad esempio la campagna di difesa delle acque “Save the Tigris”). Dal 2004 inoltre UPP sostiene attivisti/e iracheni/e, dalla cui sinergia nasce nel 2009 l’Iraqi Civil Society Solidarity Initiative. Allo scoppio della guerra in Siria, UPP si impegna in Iraq nel lavoro di accoglienza e supporto psicosociale delle tante persone che cercano rifugio nel paese. E’ in prima linea nell’emergenza umanitaria causata dalla conquista da parte di Daesh (Stato Islamico) di ampie porzioni dell’Iraq e nella guerra civile che ne consegue. Dopo la cacciata di Daesh dall’Iraq, Un Ponte Per inaugura nella Piana di Ninive le sue “Officine di Pace”, centri in cui i/le giovani irachene/i possano effettuare attività sportive, seguire formazioni, socializzare con persone appartenenti a gruppi etnico/religiosi differenti. Porta avanti costantemente un lavoro di protezione e accesso alla salute riproduttiva di donne e ragazze. Il suo lavoro di peacebuilding e sostegno alle vittime di guerra prosegue ancora oggi.

 

IN BREVE


Nome progetto: Tatweer

Tipologia intervento: Civil Society Capacity Building

Destinatari: Organizzazioni della società civile irachena 

Durata: 42 mesi (avvio Gennaio 2020)

Area d'intervento: Iraq (Mosul, Basra, Erbil) 

Partner locale: Al-Mesalla

Finanziato da: Unione Europea