Lampedusa: il 3 ottobre retaggio della colonizzazione europea

3 Ottobre 2023, 10:27

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Comunicato stampa

Lampedusa: il 3 ottobre retaggio della colonizzazione europea

L’Ong Un Ponte Per (UPP): “La povertà da cui le persone migranti fuggono ha radici nello sfruttamento coloniale. Quando l’Europa farà i conti con la propria storia, si porranno le basi per guardare con umanità ai processi migratori”.

 

Roma, 3 ottobre 2023 – Oggi, 3 ottobre, Un Ponte Per commemora la morte di 368 persone affogate nel fossato della Fortezza Europa.

Ma il 3 di ottobre, per uno scherzo della Storia, è anche la ricorrenza di altri due avvenimenti che con il naufragio di Lampedusa sono strettamente connessi.

Nella stessa data nel 1911 l’Italia liberale attaccava la Turchia con il bombardamento di Tripoli nell’attuale Libia e nel 1935 l’Italia fascista aggrediva l’Etiopia con un corpo d’occupazione di 100mila soldati.

In entrambi i casi si è trattato di attacchi a freddo, finalizzati alla conquista e colonizzazione dei territori e alla sottomissione delle rispettive popolazioni. Negli anni che seguirono i tentativi di resistenza furono affogati nel sangue. Quello italiano è stato solo l’ultimo episodio della spartizione dell’Africa e dell’Asia tra le potenze dell’Occidente. Una spartizione che non si è mai fermata, nemmeno dopo l’indipendenza formale.

Cosa c’entra questo con la migrazione? C’entra, perché le ricchezze europee a cui le persone migranti cercano di accedere e le condizioni di povertà da cui tentano di fuggire hanno radici profonde anche nello sfruttamento coloniale e postcoloniale europeo che i nostri paesi nascondono sotto il tappeto.

Quando l’Europa farà i conti con la propria storia, riconoscerà le proprie responsabilità e smetterà di proclamarsi paladina dei diritti umani mentre guarda indifferente le persone che affogano per poi incarcerare chi sopravvive, si porranno le basi per guardare con giustizia e umanità ai processi migratori.

Per questo oggi insieme ai naufraghi di Lampedusa e alle vittime dell’emigrazione commemoriamo i milioni di uomini e donne morti a causa della colonizzazione europea. Sono tutte vittime degli stessi processi e della stessa arroganza.