UPP consegna libri in arabo a Regina Coeli

30 Ottobre 2023, 13:53

Roma: UPP consegna libri in arabo nel carcere di Regina Coeli

L’ong Un Ponte Per ha consegnato un carico di libri in lingua araba nella Casa Circondariale “Regina Coeli” di Roma, destinati alla popolazione carceraria arabofona. Si tratta del 6° istituto penitenziario italiano coinvolto nell’ambito del progetto “Kutub Hurra – Libri Liberi” che lega Italia e Tunisia.

Roma, 30 ottobre 2023 – E’ stato consegnato il 27 ottobre scorso presso la Casa Circondariale “Regina Coeli” di Roma un carico di libri in lingua araba destinato alla popolazione carceraria arabofona detenuta.

I libri sono stati consegnati dalla Ong italiana Un Ponte Per (UPP), nell’ambito del progetto “Kutub Hurra – Libri Liberi”, portato avanti dal 2022 insieme all’Associazione tunisina “Lina Ben Mhenni”, creata in memoria dell’attivista prematuramente scomparsa, che ha lasciato in eredità una vasta collezione di libri in lingua araba. Il progetto è promosso grazie ad una vasta rete di realtà italiane che operano all’interno dei penitenziari, e l’obiettivo è costruire un ponte di libri che attraversi il Mediterraneo.

La consegna è stata resa possibile dalla collaborazione con l’Associazione “Fuori Riga” e dalla Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Roma, Valentina Calderone, presenti all’iniziativa.

La Casa Circondariale “Regina Coeli” è l’ultima coinvolta in ordine di tempo: prima i libri sono stati consegnati a Livorno (Casa Circondariale “Le Sughere” e Casa di Reclusione di Gorgona), Pisa (Casa Circondariale “Don Bosco”), Padova (Casa di Reclusione “Due Palazzi”) e Firenze (Casa Circondariale di Sollicciano).

 Dalla prima consegna di libri, avvenuta nel maggio del 2022, “Kutub Hurra” è riuscito a raggiungere oltre 1.000 detenute e detenuti arabofoni in 6 istituti penitenziari in Italia (altri 6 sono in via di coinvolgimento), consegnando oltre 350 volumi nel corso di 4 spedizioni dalla Tunisia, grazie alla cooperazione tra 8 organizzazioni italiane e tunisine.

Il progetto punta a creare un ambiente carcerario più inclusivo, attraverso la fornitura di opportunità di lettura ai detenuti e detenute arabofoni e l’utilizzo dei libri come strumento di emancipazione. In questo senso, i libri diventano un mezzo per promuovere il dialogo culturale. Avere a disposizione letture e letterature in arabo significa anche essere considerati nella propria interezza e dignità, punto di partenza necessario per qualsiasi percorso di inclusione e riabilitazione.