In Siria: protezione dell’infanzia, cure e diritti delle donne

6 Marzo 2024, 12:17

Un Ponte Per ha garantito cure, accompagnamento psicosociale specializzato nei casi di violenza di genere e di abuso di minori e lavoro alle donne siriane


Grazie alla campagna “Libere di rompere”: cure immediate e protezione per donne e bambine sopravvissute a violenze.

I casi di violenza di genere aumentano tragicamente in contesti di guerra. Salari più bassi, ambienti di lavoro non sicuri, un ridotto accesso all’istruzione espongono le donne a minore accesso ai servizi e a matrimoni precoci. Tutti fattori che aumentano il rischio di violenza di genere.

Un Ponte Per ha creato in Siria spazi sicuri per dare protezione a donne e bambine sopravvissute a violenza di genere e matrimoni infantili. E supportato cliniche per garantire salute riproduttiva e sostegno psicosociale.

Lasu, Specialista in Protezione a Raqqa con Un Ponte Per, racconta:

Lavoriamo per garantire protezione e diritti a bambini/e esposti a violenze, lavoro minorile, matrimoni precoci. Li/e aiutiamo ad identificare i rischi e forniamo loro gli strumenti necessari per denunciare episodi di violenza e abuso, diffusi specialmente tra le bambine e le ragazze”.

In Siria, donne e bambine pagano il prezzo più alto della guerra. Sono le prime a perdere l’opportunità di studiare, ad essere esposte a violenze, ad essere discriminate. E le ultime ad essere supportate.

Nel Nord Est Siria dopo 13 anni di conflitto ancora 2 milioni di persone sono in stato di necessità. L’emergenza colpisce le donne e le bambine in maniera diversa e contribuisce ad aumentare violenza di genere, disuguaglianze economiche, matrimoni infantili e lavoro minorile. Difendere i diritti di donne e bambine in Siria è fondamentale per garantire protezione e partecipazione attiva nella vita pubblica del loro paese.

Un Ponte Per in Siria

Un Ponte Per è presente in Siria dal 2015 per portare cure, medicine e protezione a tutte e a tutti, ricostruendo un sistema sanitario pubblico e gratuito e fornendo servizi essenziali per la salute come cliniche da campo, ospedali, formazione e protezione per il benessere psico-fisico della popolazione, in particolare donne e bambini/e.

Hanno vissuto cose che nemmeno noi adulti avremmo potuto gestire. Quando siamo arrivati a Raqqa non giocavano con i loro compagni di scuola, non avevano nemmeno amici, non si fidavano di nessuno. Erano cupe e timide. Oggi sorridono e riescono a stringere relazioni con i loro coetanei“, racconta Nada, la madre di Mariam (8), Bissan (11) e Ghazal (13).

 

La Siria oggi

La Siria continua ad essere schiacciata tra crisi umanitaria ed economica. I bisogni umanitari sono ai massimi storici dopo più di 12 anni di guerra e sulla scia dei devastanti doppi terremoti che hanno colpito la regione a febbraio. Secondo l’Onu, quasi 12 milioni di persone – più della metà della popolazione della Siria – non hanno abbastanza cibo e altri 2,9 milioni rischiano di patire la fame.

Gli Spazi Sicuri in Siria

Nel 2020 Un Ponte Per ha aperto a Raqqa 3 Spazi Sicuri per garantire luoghi sicuri, protezione e benessere psicologico a donne e a bambini/e.

Nei nostri Spazi Sicuri, le operatrici anti-violenza e le operatrici per la tutela dei/delle minori si coordinano per garantire un percorso di supporto psico-sociale specialistico, a seconda del caso.

La risposta all’emergenza

In particolare, grazie alla campagna “Libere di rompere”:

  • 304 donne e ragazze e 283 bambine/i sono state coinvolte in attività psico-sociali negli Spazi Sicuri garantendo loro l’opportunità di socializzazione in uno spazio protetto
  • 16 donne e 24 bambine/i sopravvissuti/e a violenze e abusi hanno ricevuto un’assistenza psicologica e sociale gratuita e continua
  • 150 donne e bambine/i hanno usufruito del servizio di trasporto sicuro e gratuito per raggiugere gli Spazi Sicuri e riuscire ad avere accesso ai servizi a loro dedicati
  • 1350 bambini/e e 1000 donne e ragazze sfollate provenienti da Aleppo, Raqqah, Idlib e Jarablous, hanno ricevuto servizi sanitari primari gratuiti e salute materna e infantile presso il Centro Sanitario di base di Membij, l’unica struttura di assistenza primaria operativa esistente nell’area di 70 km.

La campagna “Libere di rompere”

Un Ponte Per ha lanciato la campagna di raccolta fondi “Libere di rompere” a dicembre 2023 per garantire protezione dell’infanzia, partecipazione economica e accesso alle cure a donne e bambine in Siria nei tre Spazi Sicuri a Raqqa e nelle cliniche e ospedali presenti in tutto il Nord Est della Siria.

La campagna è nata per rispondere alla crisi dei diritti delle donne e bambine nel paese: a Raqqa, il 60% dei bambini e delle bambine non va a scuola; nel paese, ogni anno il 25% delle bambine è costretta a sposarsi prima di compiere 18 anni; solo 7 donne su 100 sopravvissute a violenza di genere hanno accesso a sostegno psicologico e servizi di protezione; il sistema sanitario è al collasso e specie nei campi per persone sfollate la salute è un’emergenza.

La campagna “Libere di rompere” ci ha permesso di sostenere le bambine e le donne siriane che, tra tanti ostacoli, oggi stanno rompendo muri di stereotipi e di oppressione per ricostruire la propria dignità e determinare il proprio futuro.

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