Proteggere le attiviste irachene

15 Maggio 2016, 13:57

Al via a Baghdad il nostro programma di protezione per le donne attiviste per i diritti umani (WHRDs), che proseguirà per tutto il 2016.

Durerà per tutto il 2016, si concentrerà a Baghdad, ma coinvolgerà donne da tutto l’Iraq: è il programma per la protezione delle donne attiviste per i diritti umani che abbiamo appena lanciato, grazie al sostegno dell’Ambasciata tedesca in Iraq, e con la collaborazione delle nostre storiche partner, le attiviste dell’Iraqi Women Journalist Forum di Baghdad (IWJF).

L’obiettivo è la protezione delle donne attiviste per la difesa dei diritti umani (Women Human Rights Defenders – WHRDs), che da anni si battono per la promozione della democrazia e dei diritti nel loro paese, affrontando ancora più rischi, minacce e pericoli in quanto donne.

Tra loro, in prima linea oltre alle sindacaliste e ai membri delle organizzazioni della società civile, da anni ci sono anche le giornaliste, che sono riuscite ad ottenere importanti vittorie per la rappresentanza e la parità di genere: anche per questa ragione, il focus dell’intervento saranno proprio le WHRDs giornaliste, e il mondo del mediattivismo. Un progetto che mira anche ad influenzare i decision-maker e la classe politica irachena, su cui da sempre le attiviste fanno pressione attraverso numerose campagne: il risultato sperato è una modifica della legislazione corrente che ponga in risalto la necessità di protezione per gli attivisti e le attiviste che si battono per la difesa dei diritti umani, e delle donne in particolare. In tutti gli ambiti di lavoro in cui si trovino ad operare, ed in cui sono costrette ad affrontare molestie, minacce, rischi per la propria vita.

Partito a maggio, il progetto ha già realizzato uno dei suoi obiettivi: la creazione di un Centro servizi a Baghdad inaugurato nell’ambito della Campagna “Shahrazad”, che le attiviste irachene portano avanti da diversi anni per combattere violenza e discriminazioni di genere.

Il Centro fornirà sostegno legale alle attiviste, training di formazione sulla sicurezza fisica e cibernetica, incontri di capacity building. Ma sarà soprattutto uno spazio protetto e sicuro di incontro e confronto, per confrontarsi sulle diverse esperienze ed elaborare le strategie da mettere in campo nel corso del 2016. Per quanto di base a Baghdad, infatti, il Centro e le sue attività saranno aperte a donne attiviste provenienti da tutto il paese.

Nel corso dei prossimi mesi, un ulteriore obiettivo sarà quello di organizzare training e corsi di formazione che vedranno le attiviste e giornaliste irachene confrontarsi con esperte internazionali in arrivo da altri paesi e contesti.

Inoltre, è prevista l’elaborazione di una specifica campagna di advocacy verso le istituzioni irachene ed internazionali, che Un ponte per… sarà felice di sostenere.

All’interno della Campagna “Shahrazad”, portata avanti con l’Iraqi Civil Society Solidarity Inititative (ICSSI) e con l’Iraqi Social Forum (ISF), verrà aggiunta una componente specifica sulla protezione delle WHRDs dalle minacce e violenze, sessuali e di altro tipo.

Verranno anche prodotti ed elaborati strumenti utili di comunicazione, che si rivolgeranno all’opinione pubblica per sensibilizzarla sulle questioni di genere e sull’importanza dell’attivismo femminile.