Un nuovo anno accanto alle donne in Iraq

28 Aprile 2016, 14:30

Al via la seconda fase del nostro progetto “Zhyan”, dedicato alla salute delle donne irachene sfollate e della comunità ospitante.

Tre cliniche per la salute riproduttiva inaugurate, un’unità mobile sempre a disposizione nei campi per sfollati e rifugiati, e oltre 2.750 donne assistite.

Questi i numeri dopo anno di lavoro di “Zhyan” (Vita), il nostro progetto rivolto alle sfollate irachene e alla comunità ospitante in Iraq, portato avanti insieme ai nostri storici partner dell’organizzazione locale Al Mesalla e sostenuto dalla Cooperazione Italiana e dalla Tavola Valdese Ufficio Otto per Mille.

Durante 12 mesi di intensa attività le cliniche – inaugurate in occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’8 marzo 2015 – erano diventate un punto di riferimento per tante, così come le visite dell’unità mobile nei campi un appuntamento fisso.

Per questo siamo stati felici di poter portare avanti questo impegno: la seconda fase del progetto è partita, ed andrà avanti per tutto il 2016.

Nei prossimi mesi, alle 3 cliniche se ne aggiungerà una quarta, che sarà allestita ed equipaggiata di medicinali e strumentazione tecnica. A questo si affiancherà il lavoro di formazione di 20 tra operatrici sociali e sanitarie e l’avvio di servizi di salute riproduttiva nei 4 consultori urbani di Kaznazan, Shaqlawa, Khabat e Zhanko (Erbil).

Visite ginecologiche, assistenza pre e post-natale, consulenze, ecografie, incontri di sensibilizzazione e conoscenza dedicati alla protezione delle donne e dei loro bambini: questo il cuore dell’intervento, per garantire loro il diritto alla salute nonostante le terribili condizioni di sfollamento che le accomunano, dopo essere fuggite dalla guerra e dalla violenza di Daesh.

All’opera per sostenerle dottoresse, infermiere ed operatrici specializzate, che a loro volta hanno subìto condizioni di sfollamento: un valore aggiunto per chi si rivolge alla loro consulenza, in grado di superare barriere linguistiche e culturali.

In questo breve documentario la testimonianza di May, Rojan e Nada, le dottoresse che gestiscono le tre cliniche, realizzato da Linda Dorigo a fine 2015 con noi in Iraq.