Proteggere donne e bambini siriani in Giordania

26 Febbraio 2014, 11:47

Anche nel 2014, Un ponte per… e la Jordanian Women’s Union continuano il loro impegno in Giordania a favore delle rifugiate siriane. E’ stato recentemente approvato, infatti, un nuovo progetto che continua le attività a protezione di donne e bambini già svolte nel 2013, raccontate nel nostro rapporto pubblicato a novembre. Il nuovo programma, della durata di 6 mesi, si inserisce nel lavoro di protezione ed assistenza per i rifugiati siriani avviato dal 2011.

. ALESSIO ROMENZI

In particolare, in 7 centri Child and Family Protected Spaces della Jordanian Women’s Union – Ramtha, Irbid, Zarqa, Baqaa Camp, Deir Allah, Amman (nella foto) e Karak – psicologi, assistenti sociali, avvocati e personale medico forniranno informazioni e orientamento ai rifugiati siriani, inviando a strutture specializzate i casi che necessitano altro tipo di supporto. In questo modo i rifugiati siriani, in particolare donne e bambini, continueranno a ricevere il sostegno di cui hanno bisogno per affrontare i traumi del conflitto e della fuga, per evitare un ulteriore deterioramento del loro stato di salute fisica e mentale. A tal fine saranno sono già stati attivati meccanismi di protezione per i rifugiati vittime di violenza, con una casa-rifugio dove accogliere le donne più vulnerabili.

Un’attenzione ancora maggiore sarà rivolta alle questioni di genere: la maggior parte dei beneficiari delle attività psicosociali saranno donne, alle cui vittime di violenze di genere saranno rivolti servizi specifici di assistenza. L’obiettivo è quello di colmare le lacune per quanto riguarda l’accesso ad un’assistenza multisettoriale (sanitaria, legale, e psicosociale).

. ALESSIO ROMENZI

I centri saranno aperti anche a iracheni, giordani e palestinesi, offrendo loro un adeguato sostegno psico-sociale, assistenza sanitaria, servizi legali a livello individuale, famigliare e di comunità, cercando di raggiungere anche i casi che vivono in uno stato di isolamento.
Il progetto è un altro passo del lavoro di Un ponte per… i siriani. Purtroppo la crisi dei rifugiati, con più di 2,5 milioni di persone fuggite, è diventata cronica e siamo consapevoli che solo un processo di pace potrà porre fine a tre anni di tragedia per le famiglie siriane.