La strada per Ninive: i risultati del peacebuilding in Iraq

15 Aprile 2016, 14:32

Nell’ottobre del 2015 Un ponte per… in collaborazione con PATRIR (Peace Action Training & Research Institute of Romania) e con il sostegno di UNDP, ha lanciato un nuovo piano di intervento in Iraq dedicato al peacebuilding. Il progetto – “Nineveh Paths to Social Cohesion, Coexistance and Peace” – è rivolto alle comunità che da millenni abitavano il territorio della Piana di Ninive prima della conquista da parte di Daesh dell’area, nel corso della sua avanzata verso Mosul nell’estate del 2014.

Il vasto altopiano di Ninive è stato da sempre caratterizzato dall’eterogeneità delle sue comunità: cristiani, ezidi, turcomanni, assiri, caldei e shabaki sono stanziati in questa zona da millenni con la popolazione musulmana, e tutti sono stati costretti a fuggire dalla violenza del conflitto. A queste comunità e agli sfollati interni si rivolge il piano di intervento, con l’obiettivo di costruire insieme un futuro di pace, coesistenza e coesione sociale in vista di un eventuale ritorno a Ninive, quando sarà liberata dalla presenza di Daesh.

Il primo passo in vista del ritorno infatti è lavorare perché siano evitate vendette incrociate, formazione di milizie spontanee su base confessionale, episodi di violenza e discriminazione che aggravino lo stato di tensione già esistente. Senza un profondo lavoro di ricomposizione sociale l’Iraq continuerà ad essere dilaniato da conflitti interni e violenze settarie.

Per questo, insieme alle comunità della Piana di Ninive e alle organizzazioni della società civile irachena abbiamo ideato “Nineveh Paths”, un programma che coinvolge 5 comunità religiose, 4 sindaci, il Consiglio provinciale e il Governatore dell’area e 15 associazioni locali (con il sostegno di altrettanti micro-progetti), oltre ad un vasto numero di leader religiosi, di comunità, attivisti, giovani e donne.

L’obiettivo è il rafforzamento della società civile e delle leadership comunitarie sui temi del dialogo, della riconciliazione, della mediazione, della coesistenza e della costruzione della pace

Da ottobre 2015 a febbraio 2016 la risposta dei partner locali ha superato gli obietti del progetto. Ecco alcuni dei risultati conseguiti nel mese di gennaio 2016:

Creazione del Consiglio per la Pace

Nel mese di gennaio 2016 il Consiglio Provinciale di Ninive ha ospitato diversi incontri con leader tribali, religiosi e delle comunità di minoranza, tutti provenienti dall’area, e con donne, giovani, artisti e organizzazioni della società civile, che hanno avuto come risultato la creazione del Consiglio per la Pace di Ninive (Nineveh Peace Council).

Riprese per il documentario “Gli Eroi di Ninive”

Sono iniziate le riprese del documentario “Gli Eroi di Ninive”, che seguirà il lavoro delle comunità e delle realtà coinvolte nel progetto. I primi girati hanno seguito i training organizzati con le donne e i giovani, mentre in seguito ampio spazio sarà dedicato alle testimonianze dirette e alle storie personali degli attivisti coinvolti nelle iniziative di peacebuilding nell’area.

Creazione dei Comitati Locali per la Pace

I sindaci di Wana, Rabi’a, Zumar e Sinuni, coinvolti nel programma, hanno portato avanti ed ampliato il loro impegno per promuovere riconciliazione, pace e coesistenza, ospitando incontri con i leader religiosi e delle comunità, e stabilendo la creazione di Comitati Locali per la Pace per ogni area. I sindaci e le autorità locali hanno inoltre coinvolto giovani, donne e leader delle loro comunità nei training su dialogo, costruzione della pace e coinvolgimento delle donne come attori-chiave per la risoluzione dei conflitti.

L’Alleanza per la Pace delle Donne di Ninive

In seguito alla partecipazione ai programmi del progetto “Nineveh Paths” da ottobre a dicembre 2015, e al programma “Women Peacemakers” di gennaio 2016, le attiviste, le donne delle comunità e le leader delle organizzazioni della società civile e delle autorità locali e provinciali hanno creato l’Alleanza delle Donne per la Pace di Ninive. L’Alleanza riunisce donne delle comunità tribali, religiose e delle comunità di minoranza per lavorare insieme nella promozione della coesistenza, della pace e della riconciliazione e per l’empowerment delle donne, incoraggiandole a partecipare al processo di peacebuilding.

Cura del trauma con le donne ezide di Sharya e dialogo intra-comunitario

Cinquantaquattro donne ezide vittime di violenza sono state coinvolte in un training per il superamento dei traumi da conflitto nel campo per sfollati di Sharya. Le organizzazioni locali “Al-Tahrir” e “RID” hanno invece avviato un ciclo di incontri a Wana, Rabi’a, Zumar e Sinuni sul tema della coesistenza e sui processi di costruzione del dialogo tra comunità.

Giornalismo di Pace

L’associazione locale “Peace and Freedom Organization of Kurdistan” ha organizzato corsi di formazione con 18 giovani giornalisti sull’uso dei social media e sul Giornalismo di Pace. Gli operatori da questo momento saranno in grado di veicolare messaggi di riconciliazione, pace e coesistenza attraverso i media sociali e tradizionali.

Apertura del Centro giovanile per la Pace di Zumar

I giovani attivisti di Zumar hanno inaugurato lo Youth Peace Centre, riunendo ragazzi di diverse comunità per iniziare a liberare dalle macerie e ricostruire le aree colpite dalla guerra, focalizzandosi sull’empowerment dei giovani e sul loro coinvolgimento nelle attività di peacebuilding. Diversi giovani del Centro hanno preso parte anche ai programmi “Women Peacemakers” e “Youth Peacebuilders”. In seguito sindaci ed autorità locali a Wana, Rabi’a e Sinuni hanno espresso il desiderio che simili centri siano aperti anche nelle loro città per lavorare con i giovani per prevenire fenomeni di radicalizzazione e violenza confessionale, incoraggiandoli a giocare un ruolo attivo nella ricostruzione, nella riconciliazione e nel dialogo.

INCONTRI E TRAINING:

– “Women Peacemakers”

Quattro giorni di formazione sono stati dedicati a 27 donne provenienti dall’area di Ninive ed appartenenti a gruppi e comunità diverse: giornaliste, attiviste della società civile, membri del governo hanno preso parte alla formazione dedicata al peacebuilding, alla riconciliazione, al trattamento dei traumi e allo sviluppo della resilienza. Il training ha portato alla costituzione dell’Alleanza per la Pace delle Donne di Ninive.

– “Women in Peace & Recovery in Ninive”

L’evento, organizzato ad Erbil in cooperazione con il Middle East Research Institute(MEDI) e UNDP per sottolineare l’importanza della partecipazione femminile ai processi di costruzione del dialogo e della pace, ha visto la partecipazione di 18 donne di organizzazioni locali, nazionali ed internazionali. L’evento è stato filmato e sarà incluso nel documentario “Gli Eroi di Ninive”, mentre è stata già realizzata una breve videoclip.

– Mediazione & Facilitazione del Dialogo

Alla formazione, dedicata alle tecniche di mediazione e facilitazione del dialogo, hanno partecipato 27 persone, tra cui 12 rappresentanti del Consiglio Provinciale di Ninive e membri delle autorità locali, e 15 attivisti della società civile. Il programma si è concentrato sulla mediazione intracomunitaria e sul dialogo. I partecipanti sono stati coinvolti in simulazioni di mediazione applicata e nello studio di precedenti di mediazione che hanno avuto successo. Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo dei Comitati Locali per la Pace e alla volontà di svilupparli nelle aree coinvolte dal progetto “Nineveh Paths”.

– Youth Peacebuilding

Ventidue giovani delle comunità della Piana di Ninive, 10 donne e 12 uomini, hanno preso parte a tre giorni di formazione sul ruolo dei giovani come attori centrali per la costruzione della pace. I partecipanti hanno lanciato l’iniziativa per la creazione dell’Alleanza dei Giovani per la Pace di Ninive. L’iniziativa ha ricevuto il sostegno del Consiglio Provinciale per i Diritti Umani di Ninive.