Salute e ambiente: la gestione dei rifiuti in Nord Est Siria

10 Febbraio 2021, 13:24

Una delle cose che la pandemia da Covid-19 ci ha mostrato è quanto la salute umana sia una questione strettamente integrata e interconnessa ad altri aspetti, e la sua tutela non possa prescindere da un diverso rapporto tra esseri umani e ambiente circostante.

Un elemento per noi di Un Ponte Per centrale da tempo nel nostro intervento in Nord Est Siria, dove all’aspetto sanitario del nostro lavoro – con il sostegno alle cliniche e agli ospedali dell’area insieme ai nostri partner della Mezzaluna Rossa Curda (KRC) – affianchiamo ormai dal 2019 un’attenzione particolare al rispetto dell’ambiente e alla gestione sostenibile dei rifiuti.

Un’idea di intervento, questa, nata dalle esigenze locali e dalla stessa Mezzaluna: in Nord Est Siria infatti fino a pochi anni fa non esistevano impianti per lo smaltimento dei rifiuti sanitari, che prevede procedure e attrezzature specifiche. Quando abbiamo iniziato a sostenere le cliniche locali è stato quindi naturale affrontare anche questo tema, su richiesta della Mezzaluna, che intendeva costruire un sistema efficace anche da questo punto di vista.

Dal dicembre del 2018 abbiamo quindi iniziato a cercare persone esperte in questo campo per costruire un progetto con l’aiuto di tecnici/che siriani/e locali, internazionali e degli/lle esperti/e dell’Area Metropolitana di Barcellona, che è stato il nostro primo finanziatore, a cui si è aggiunta per il 2020/2021 la Provincia Autonoma di Bolzano.

Abbiamo scelto di far relazione tra loro gli enti locali italiani e siriani, nell’ottica di scambio fra pari di buone pratiche che sempre contraddistingue il nostro intervento.

Le nostre principali aree di azione sono state le città di Hasakeh, Amuda e Kamishlo: siamo partite/i dai grandi centri urbani con l’obiettivo di raggiungere con il tempo tutte le strutture sanitarie esistenti gestite da KRC, per garantire ovunque una corretta e sicura gestione dei rifiuti sanitari.

Abbiamo iniziato dai grandi ospedali, che producevano un numero maggiore di rifiuti, creando due aree di smaltimento dedicate. E’ stato molto difficile e continua ad esserlo, ma si tratta solo del primo passo per rafforzare le capacità della Mezzaluna e delle autorità sanitarie locali, come il Dipartimento di Salute dell’Amministrazione Autonoma del Nord Est Siria.

Un intervento, questo, che si è reso particolarmente urgente in epoca pandemica, perché la corretta gestione e lo smaltimento dei rifiuti sanitari legati al Covid-19 è, di per sé, una forma di prevenzione del contagio e delle possibili infezioni ad esso collegate.  

Ecco perché al momento ci siamo concentrate/i sulle attività di informazione della cittadinanza, per sensibilizzare sul corretto comportamento da adottare per la gestione dei rifiuti; e soprattutto sulla formazione dello staff impiegato nelle cliniche e negli ospedali.

Questo video, ad esempio, è stato realizzato proprio per formare il personale medico, le operatrici e gli operatori sanitari all’interno di ospedali e cliniche, per sopperire alla mancanza di occasioni di formazioni in presenza.

Inoltre, stiamo fornendo le attrezzature di protezione individuale necessarie per trattare i rifiuti in modo sicuro; quelle per la raccolta (come cassonetti e buste riciclabili) e i veicoli per il trasporto, e stiamo portando avanti lavori di ristrutturazione e adattamento degli impianti per lo smaltimento dei rifiuti sanitari.

Tra le prossime attività in programma anche il coordinamento con le Municipalità siriane per lo sviluppo di strategie pluriennali per la gestione dei rifiuti urbani e non urbani, oltre al monitoraggio di tutte le attività di riuso, riciclo e riadattamento del riciclo stesso.

Un intervento, questo, che a livello internazionale si collega al diritto alla salute e al benessere (art.25 della Dichiarazione dei Diritti Umani) perché, come sempre, il nostro approccio non è quello di intervenire nella sola emergenza, ma di pensare a uno sviluppo strategico pluriennale.