Nord est Siria. Inaugurata una nuova clinica nel campo di Areesha

28 Aprile 2023, 13:45

Dopo gli allagamenti del 2021, è finalmente operativo il nuovo centro di salute primaria nel campo di Areesha, grazie al lavoro sul campo di Mezzaluna Rossa Curda (KRC) e Un Ponte Per e al supporto dell’European Union Humanitarian Aid.

In Siria la nuova clinica del campo di Areesha è finalmente realtà. Il campo per persone sfollate nasceva nel 2017, a sud della città di Hasakeh e nelle immediate vicinanze di un grande lago, per rispondere alle emergenze della popolazione siriana in fuga dalla provincia di Deir ez Zor, tristemente nota per gli scontri sanguinari e l’assedio dei miliziani Daesh (ISIS), durato 3 anni. Grazie al nostro partner sul campo, la Mezzaluna Rossa Curda (KRC), siamo subito intervenuti con l’allestimento di una clinica per la popolazione del campo. Inizialmente la struttura sanitaria era un semplice punto di primo soccorso organizzato sotto una grande tenda. Grazie al supporto umanitario dell’Unione Europea e al lavoro sinergico con KRC, la struttura è stata gradualmente migliorata. Siamo riuscite/i ad ampliare gli spazi e i servizi offerti, garantendo alla popolazione del campo una risposta sanitaria che garantisce gratuitamente servizi di salute di base e gestione delle emergenze H 24, 7 giorni su 7. Tra i servizi medici assicurati c’è l’assistenza pediatrica, servizi di salute sessuale e riproduttiva, di medicina interna per la cura delle malattie trasmissibili e croniche, supporto psicologico, nonché i trasferimenti in ambulanza verso altre strutture in caso di necessità. Oggi, il campo di Areesha ospita più di 14.000 persone, e la nostra clinica è l’unica a fornire l’insieme dei servizi di assistenza primaria e il trasporto in ambulanza fuori dal campo per le emergenze, infatti è ormai un punto di riferimento per la popolazione. Un pò di numeri per capire meglio: oltre 100 pazienti visitano il centro ogni giorno; 2.900 visite mediche vengono eseguite ogni mese; 250 bambini/e sono nati nella clinica nell’ultimo anno.

Tra il 2021 e il 2022, il campo è stato sottoposto a un processo di ristrutturazione ed espansione, per ospitare nuove persone in fuga dalle operazioni militari turche del 2019 e garantire maggiore sicurezza idrogeologica a chi ci vive. A causa della sua posizione, il campo è infatti soggetto a inondazioni più o meno frequenti da parte del vicino bacino idrico. Per capirci, nel 2021 più della metà del campo è stata completamente allagata. Per questi motivi, buona parte delle tende che danno rifugio alle famiglie è stata gradualmente spostata più a monte, inclusa la nostra clinica che ha dovuto essere smobilitata e trasferita, al fine di rimanere vicini alle persone e garantire che i servizi sanitari fondamentali non fossero interrotti. La nuova clinica è stata finalmente inaugurata lo scorso 19 marzo, tra la felicità degli abitanti del campo e dell’amministrazione che lo gestisce, mentre il vecchio sito sarà gradualmente dismesso.

Siamo orgogliosi/e di questo risultato, reso possibile grazie al supporto fondamentale dell’European Union Humanitarian Aid. Nonostante la guerra che continua ad affliggere la popolazione siriana e l’emergenza terremoto ancora in atto, lavoriamo per il cambiamento. E’ possibile costruire ponti con la Siria ogni giorno. Noi ci proviamo.