Sumereen: continuiamo a tutelare il patrimonio culturale iracheno

15 Luglio 2020, 21:12

Al via un nuovo progetto biennale di Un Ponte Per nel Sud dell’Iraq, sostenuto da UNDP: “Sumereen – Sumerian Youth for Economic Development and Cultural Heritage”, che ha l’obiettivo di creare opportunità di lavoro per le giovani generazioni, attraverso la tutela del patrimonio culturale e ambientale del governatorato di Dhi Qar.

Situata nel sud della Mesopotamia, Dhi Qar è un’area poco conosciuta se non per il suo capoluogo, Nassiriya, tristemente noto per gli attacchi terroristici dei primi anni Duemila, quando l’Iraq fu invaso militarmente da una coalizione internazionale di cui faceva parte anche l’Italia, entrando in una spirale di violenza dalla quale dopo 20 anni ancora non è uscito.

Eppure, Dhi Qar dovrebbe essere nota anche per altre ragioni: come il fatto che ospiti l’antichissimo sito sumero di Ur, o le Paludi Mesopotamiche, entrambi inseriti dall’Unesco nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.

E sono proprio Ur e le Paludi e poter rappresentare per le comunità locali un’importantissima fonte di sviluppo sociale ed economico sostenibile, che punti sulla preservazione di questo straordinario patrimonio archeologico, culturale e ambientale.

Ecco perché, insieme alle comunità e alle organizzazioni locali della società civile, per i prossimi 2 anni lavoreremo per rendere Dhi Qar una destinazione turistica interna, attraverso la costruzione di infrastrutture dedicate e sostenibili, e formazioni rivolte alle nuove generazioni sull’eco-turismo e la conservazione ambientale e culturale.

Un nuovo passo di un lunghissimo percorso per la nostra organizzazione, impegnata da decenni nella tutela del patrimonio culturale dell’Iraq, che ci ha visti/e, tra le altre cose, in prima linea nel restauro della Biblioteca Nazionale di Baghdad e nella digitalizzazione e conservazione di tutti i suoi inestimabili e antichi testi. Un lavoro durato oltre 12 anni, che oggi continua con progetti ed interventi volti alla conservazione e alla trasmissione di questo patrimonio, uno strumento più forte di qualunque guerra.

Il programma “Sumereen” creerà posti di lavoro attraverso piani di turismo sostenibile e tutela del patrimonio culturale, concentrandosi sui giovani e sulle donne come attori-chiave per costruire nuovi piani di sviluppo dell’area. Attraverso processi partecipativi dal basso, l’intervento mira a coinvolgere anche le autorità locali, a cui il 15 giugno scorso sono stati presentati, per approvazione, i primi progetti operativi.

I piani di sviluppo che abbiamo immaginato insieme alle organizzazioni locali prevedono infatti la costruzione di infrastrutture turistiche ecologiche e sostenibili, per regolare il flusso di visitatori, e laboratori dedicati alla produzione di artigianato locale, così che le tradizioni e le abilità delle comunità locali possano rappresentare una fonte di sostentamento autonoma, attraverso la costituzione di piccole cooperative attive sul mercato locale.

Se i progetti saranno approvati dalle autorità di Dhi Qar, il primo passo sarà lo sviluppo di un piano di fattibilità per creare un eco-villaggio tradizionale a Chibayish, e un piano esecutivo per la gestione del flusso turistico nel sito archeologico di Ur. Parallelamente, potranno essere avviate le formazioni per sostenere economicamente la produzione di artigianato e cibo locale.

Nei prossimi 2 anni lavoreremo a fianco delle organizzazioni Humat Dijlah, Safina Project,  e allo studio architettonico italiano Carlo Leopardi, da anni impegnato nella preservazione del patrimonio archeologico iracheno.

Per seguire gli sviluppi del progetto, seguite la pagina Facebook dedicata, qui: https://www.facebook.com/Sumereen